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Attualità giovedì 15 giugno 2023 ore 14:08

Agrivoltaico, "rischio per paesaggio ed economia"

La sindaca Ticciati dopo il punto in Consiglio: "Andare verso una transizione ecologica seria, corposa e ragionata che non lasci indietro nessuno"



CAMPIGLIA MARITTIMA — "Finalmente è stato aperto un dibattito, certo complicato, ma doveroso sull’agrivoltaico che segnala, tra le altre cose, molta incertezza e tante domande a cui diventa necessario dare risposte". Così la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati è intervenuta nell'ambito del dibattito aperto in merito ai parchi agrivoltaici nei terreni agricoli produttivi.

"La normativa nazionale recentemente varata, - ha spiegato - semplifica molto l’iter autorizzativo di questi interventi e contiene gli indirizzi da attuare, bypassando tutta le normative regionali, compresa quella che la Regione Toscana aveva licenziato negli anni ‘10 ponendo vincoli e condizionamenti all’utilizzo dei terreni per l’apposizione di impianti fotovoltaici. Il risultato di oggi è che non vi è più una chiara individuazione delle aree in cui non è possibile realizzare questi impianti che quindi possono essere previsti ovunque vi siano le condizioni tecniche sufficienti, indipendentemente dalla vocazione delle aree, dalle denominazioni di qualità e dalle condizioni dei terreni stessi".

"Questa totale deregolamentazione, soprattutto in realtà come le nostre, - ha proseguito - rischia di togliere porzioni importanti di territorio alle loro naturali vocazioni agricole, turistiche, agrituristiche, rischiando di condizionare per sempre, non soltanto quelle specifiche aree, ma tutto il comparto agricolo e agrituristico del territorio, intervenendo negativamente sia su un piano economico, sia su un piano sociale e culturale, oltre che paesaggistico ed ambientale. Un rischio da non sottovalutare, destinato a condizionare il volto della Val di Cornia e più in generale delle nostre colline e pianure toscane".

"Sia ben chiaro non possono essere demonizzate le singole aziende agricole che valutano come potenzialmente attrattiva l’opportunità di realizzare tali impianti, soprattutto su terreni fino a quel momento coltivati senza grandi marginalità, come purtroppo spesso accade per il mercato dell’orticolo e dell’ortofrutta. Così come non è biasimabile la denuncia delle grandi difficoltà che tante aziende agricole lanciano da tempo di interfacciarsi con la grande distribuzione che spesso strozza e mette in discussione la sostenibilità economica delle aziende stesse. - ha aggiunto - Abbiamo approvato nello scorso Consiglio Comunale un ordine del giorno chiaro che rivendica la volontà e l’impegno di questa Amministrazione ad andare verso una transizione ecologica seria, corposa e ragionata che però non lasci indietro nessuno, che non sacrifichi leve economiche portanti come quella agricola e quella turistica, che non si esplichi a danno del valore ambientale e paesaggistico, per noi non soltanto elemento etico e morale, ma anche economico e sociale". 

La sindaca Ticciati ha inoltre anticipato la stesura del piano di transizione ecologica comunale "che mette insieme investimenti per la produzione di energie rinnovabili sugli edifici pubblici, la realizzazione di parcheggi coperti con pannelli fotovoltaici, l’investimento di impianti a terra in porzioni di terreno inutilizzato, il tutto a fronte di un’analisi puntuale dei consumi effettivi e delle possibilità di efficientamento degli stessi, con l’ambizione ultima di realizzare una o più comunità energetiche per condividere i benefici di questi interventi con aziende e cittadini del Comune. 

Su questi temi è stato avviato già un confronto con le associazioni di categoria e verrà suggerito l’apertura di un vero e proprio tavolo di lavoro regionale volto a superare le criticità.

"Ribadiamo quindi la necessità di lavorare tutti insieme per governare la necessaria transizione che il nostro Paese deve compiere, chiedendo però che lo si faccia cercando di cogliere a pieno le enormi potenzialità, sottraendosi dal pericolo di subire questo enorme processo di necessario cambiamento, a scapito di ciò che invece va non soltanto salvaguardato ma aiutato ad evolvere e sviluppare", ha concluso la sindaca di Campiglia.   


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