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Attualità domenica 05 aprile 2020 ore 08:35

“Rivedere la scelta nell’ottica della prossimità”

Personale sanitario Covid (Foto di repertorio)

La sindaca di Campiglia d’accordo con Ferrari e Palombi per coinvolgere la pneomologia di Piombino nel centro riabilitativo post Covid



CAMPIGLIA MARITTIMA — “Apprendo con piacere il supporto e la condivisione al progetto che abbiamo avviato a Campiglia, da parte del Comune di Piombino che riconosce l’importanza di far diventare una struttura, già eccellenza a livello regionale, un punto di riferimento per la riabilitazione dei pazienti Covid-19 negativizzati, guariti. Quello che invece rammarica è che si utilizzino questi temi per fare propaganda politica, soprattutto in un momento di emergenza come questa. Un momento drammatico in cui, sul tema della salute dei cittadini, e di tutto ciò che è connesso a questa, non dovrebbero esserci divisioni e posizionamenti, ma unità per perseguire e raggiungere obiettivi che interessano la collettività intera”. Così la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati a seguito delle dichiarazioni del sindaco di Piombino Francesco Ferrari e dell'assessore alla Sanità Gianluigi Palombi (leggi qui l'articolo collegato).

“Per questo motivo invito le istituzioni a lavorare per mettere in campo gli strumenti e le reti migliori per affrontare il difficile momento per le nostre comunità, anziché attribuire questo o quel presunto fallimento sulle spalle di questo o quell’amministratore e partito. Non conosco le ragioni che hanno spinto la direzione dell’azienda sanitaria a scegliere il reparto di pneumologia cecinese come punto di riferimento per le consulenze che si svolgeranno nella struttura di Campiglia – ha aggiunto la Ticciati - ma considerando la rilevanza e la qualità della pneumologia dell’ospedale piombinese, sono d’accordo con Ferrari e Palombi, chiederò al Direttore dell’Area Sud Dipartimento di riabilitazione dott.ssa Laddaga che ha costruito il ‘progetto Campiglia’ e al Direttore Sanitario della USL Toscana Nord Ovest Lorenzo Roti di confrontarsi e rivedere questa scelta, optando per una soluzione altrettanto qualitativamente elevata, ma di prossimità, proprio nell’ottica dell’Ospedale Unico Piombino-Cecina”.

Per la sindaca, che ricorda come Campiglia si sia impegnata nel percorso di fusione prima delle Società della Salute, poi degli ospedali di Piombino e Cecina, è importante proseguire nell’intento concentrati sull’obiettivo comune e condiviso da tutti i sindaci: riuscire ad offrire servizi migliori, dal punto di vista qualitativo, più largamente accessibili e rispondenti ai bisogni dei nostri cittadini. “Questo lo otterremo solo se saremo capaci, ognuno di noi – ha concluso la sindaca di Campiglia Marittima - di rinunciare all’imprimatur, facendo ciascuno due passi, uno indietro e uno verso l’altro”.


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