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Attualità mercoledì 04 febbraio 2015 ore 15:21

Il piombinese Tortolini rinuncia al vitalizio

Il consigliere regionale del Pd Matteo Tortolini, federazione Elba-Valdicornia, rinuncia volontariamente al vitalizio: "Il sistema vale per tutti"



PIOMBINO — In Consiglio regionale si è provveduto all’abolizione del vitalizio per i consiglieri ma solo a partire dalla prossima legislatura. Questa scelta ha fatto molto discutere. Il vitalizio è infatti un istituto previsto per le Regioni Italiane, che a fronte di versamenti mensili da parte degli eletti prevede, con un sistema parzialmente sganciato dai contributi versati, la possibilità, per gli eletti toscani, di riscossione, compiuto il sessantesimo anno di età, di un fisso pari a 1400 euro lordi. Naturalmente questa cifra aumenta con il numero delle legislature che ciascun eletto ha fatto. 

Come dicevamo, la Regione ha deciso di abolire il vitalizio riportando il tutto a un regime puramente contributivo di tipo privato, ma a partire dalla prossima legislatura. Nella legge finanziaria del 2014, dopo un lungo dibattito, è stata inserita la possibilità, esclusivamente su basi volontarie, di rinuncia alla riscossione del vitalizio per chi non ha ancora compiuto i sessant’anni a partire dalla legislatura in corso. 

Il consigliere regionale del PD eletto in Provincia di Livorno Matteo Tortolini ha deciso volontariamente di rinunciare al vitalizio maturato nella legislatura 2010-2015. “ Non mi sono mai piaciuti certi dibattiti sul sistema dei vitalizi toscani – sostiene il consigliere Tortolini - dove c’è una reale vicinanza tra i contributi versati e l’assegno riscosso, a differenza delle altre Regioni. Così come è del tutto fuori luogo fare la lista dei buoni e dei cattivi rispetto all’utilizzo di questo istituto. La mia è una scelta del tutto personale e maturata dopo una riflessione tutta individuale“. 

Tortolini si è avvalso, appunto, di quanto previsto dall’art. 16 c. 3 bis della l.r. 3/2009 in ordine alla rinuncia all’istituto del vitalizio e alla conseguente restituzione dei contributi trattenuti sulle indennità percepite nel corso del mandato in svolgimento. Provvedimento che ha contestualmente spostato la data di riscossione del vitalizio da 60 a 65 anni. 

“L’ultimo intervento sulle pensioni di milioni di lavoratori ha introdotto il contributivo e spostato in avanti la possibilità per tantissime persone di andare in pensione - prosegue Tortolini - le istituzioni non sono parte distinta dal paese, per questo mi sembra del tutto naturale che i meccanismi di riscossione del vitalizio facciano i conti con queste novità. Inoltre - ma questa è una valutazione del tutto personale per cui non occorrono né medaglie, né commenti avversi - ho ritenuto, coerentemente con la legge che ho votato e che metterà fine ai vitalizi per i nuovi eletti, di adeguarmi a questa scelta a partire dal mandato che ho svolto in Consiglio Regionale, l’ultimo in cui era possibile usufruire dell’istituto del vitalizio”.


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