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Politica venerdì 14 giugno 2019 ore 08:10

Economia circolare, proposta di legge regionale

Gianni Anselmi

l presidente Gianni Anselmi in Commissione ha anticipato emendamenti sul tema di bonifica e reindustrializzazione ecologica nelle aree costiere



FIRENZE — Ampliare i settori di interesse dei tavoli regionali, ridurre i tempi previsti per il loro funzionamento e accelerare la discussione sul fabbisogno impiantistico toscano. Sono questi i suggerimenti che i soggetti chiamati a contribuire alla limatura della proposta di legge in materia di economia circolare per i rifiuti hanno avanzato alle commissioni Ambiente e Sviluppo economico del Consigli regionale, guidate rispettivamente da Stefano Baccelli e Gianni Anselmi, entrambi del Pd.

Ato Toscana Costa, Ato Toscana Sud, Cgil, Legambiente, Ordine dei biologi, Confindustria, Cna Toscana, sono stati ascoltati in audizione nel pomeriggio di giovedì 13 Giugno, e da tutti è arrivato apprezzamento al testo già illustrato dall'assessora all'Ambiente Federica Fratoni.

Il disegno di legge intende intervenire nello spazio che sta tra la raccolta differenziata, sulla quale è stata comunque impressa un’accelerazione anche liberando risorse importanti, e il momento che precede l’incenerimento, ossia la valorizzazione attraverso il recupero energetico. Si tratta, in definitiva, di sviluppare attività economiche corrette che potranno sfociare anche in nuova occupazione, nuovo sviluppo e nuova crescita. Tra gli elementi contenuti anche la costituzione di un fondo regionale nel quale confluiscono le risorse pagate dai Comuni che non raggiungono le percentuali di raccolta differenziata previste (65 per cento) e politiche attive per tradurre in pratica quanto emerso dai tavoli dei distretti produttivi della Toscana (lapideo, tessile, cartario, conciario, produzioni chimiche, apparecchiature elettroniche, scarti edili).

C’è poi il capitolo del fabbisogno impiantistico della Toscana, ampiamente discusso nel corso della seduta, e sul quale è stata chiesta una integrazione nel punto all'articolo 4 in cui si prevede il “Documento d’azione per la promozione dell’economia circolare per la riduzione della produzione di rifiuti”. Il documento dovrebbe infatti contenere “azioni per soddisfare il fabbisogno necessario all’ottimizzazione della gestione delle quantità dei rifiuti generati, con particolare riferimento a quelli prodotti dai principali cicli produttivi, nel rispetto del principio di prossimità”. Al criterio di vicinanza è stato chiesto di affiancare anche quello di autosufficienza.

Sull'argomento è intervenuto il consigliere regionale Gianni Anselmi che ha anticipato emendamenti al testo che, a suo dire, rappresenta il “tentativo di introdurre una visione pubblica in un settore che nell’ordinamento attuale è orientato da dinamiche di mercato”. Per Anselmi serve un passaggio ulteriore, in un’ottica di “distrettualizzazione dei flussi di materia”, che il presidente condivide per intero, sarà quello per governare la reindustrializzazione ecologica delle aree costiere della Toscana

Il riferimento è andato al problema dei materiali stoccati da decenni e al tema delle bonifiche che si muove all'interno del Sin.

Una anticipazione di voto è stata dichiarata dal vicepresidente della commissione Ambiente, Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle), che pur “rivendicando la paternità di molti dei contenuti presenti nel disegno di legge della Giunta”, ha assicurato un “sostegno forte” invitando a stralciare contenuti impugnabili perché riferiti a norme nazionale.


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