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Attualità lunedì 21 settembre 2015 ore 16:50

Giuliani risponde alla Fiom: "Restare uniti"

Il primo cittadino di Piombino risponde alle parole di Faticanti (Fiom) e avverte: "pericoloso creare fratture per il bene dei lavoratori"



PIOMBINO — “In un periodo così delicato per la nostra città, dove l’unità sindacale ha rappresentato e rappresenta un valore aggiunto nell’affrontare la tenuta sociale, ritengo fuori luogo le affermazioni espresse in un post facebook da Mauro Faticanti”.

Così il sindaco Giuliani ha voluto rispondere al responsabile nazionale di Fiom siderurgia Mauro Faticanti.

“Le sue parole – prosegue il sindaco – sottovalutano il lavoro complesso svolto finora dalle istituzioni, nel raggiungimento di un accordo per il passaggio definitivo del complesso ex Lucchini nella proprietà di Aferpi e l’impegno che sarà necessario da ora in avanti per gestire il piano delle demolizioni degli impianti, delle bonifiche e dell’acquisto del primo forno elettrico. 

In questo la ricerca di date certe, nell’ambito del più generale cronoprogramma, è una delle richieste che anche di recente la mia amministrazione ha rinnovato alla proprietà”.

Sul “modello Piombino” il sindaco precisa come questo modello di concertazione si sia sviluppato in questo territorio già dal 2009 nel confronto aperto in quell’occasione con la vertenza Dalmine.

“Il modello Piombino è nato nel 2009 quando, grazie ad una felice cooperazione tra sindacati, istituzioni e azienda, si scongiurò la chiusura della Dalmine. Furono poste in quell’occasione le premesse per un rilancio produttivo dell’azienda salvaguardando anche l’occupazione. Con questo nessuno vuole negare le questioni ancora aperte e la necessità di vigilare con attenzione sull’attuazione del complesso piano industriale presentato da Aferpi spa.

Ma parlare di modello Piombino come strumento di puro marketing elettorale è pericoloso perché rappresenta un approccio che non aggiunge nulla di costruttivo al processo di reindustrializzazione per la città di Piombino e per i riflessi positivi che questo investimento avrà anche su tutto il comprensorio”.

“Il rischio è che queste dichiarazioni contribuiscano all’apertura di una pericolosa frattura sul fronte sindacale, ingenerando incertezza tra i lavoratori proprio in una delle fasi più delicate per il nostro territorio. Per questo – ha concluso Giuliani – auspico che, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno, tutti i soggetti sindacali restino uniti e proseguano nella loro preziosa opera di interlocutori costruttivi con i vari livelli istituzionali e con la nuova proprietà”.


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