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Attualità domenica 29 marzo 2020 ore 19:42

“Attracco con tutte le procedure di sicurezza”

In una nota della ministra De Micheli tutti i passaggi che hanno portato all’attracco della Costa Diadema a Piombino



PIOMBINO — Sarebbe dovuta arrivare a Civitavecchia il 5 aprile, ma dal momento che il porto laziale è impegnato nell’accoglienza di passeggeri equipaggi di altre tre navi da crociera si è ritenuto che la Costa Diadema dovesse attendere prima di poter attraccare. Durante l’attesa, un membro dell’equipaggio ha accusato sintomi simili a quelli del Covid-19, pertanto la Guardia costiera avvisata dal comandante della nave si è mantenuta in contatto per l’eventuale evacuazione di emergenza nella giornata di oggi. Da qui la decisione di farla attraccare a Piombino. A bordo solo membri dell’equipaggio.

Il punto lo ha fatto la ministra Paola De Micheli in una nota del ministero, a seguito anche di un confronto con la Protezione civile, la Guardia Costiera, il Presidente della Regione Toscana, l’autorità portuale e il sindaco della città di Piombino.

Stabilito, dunque, che nelle prossime ore la nave Costa Diadema attraccherà al porto di Piombino dove si procederà a tutte le verifiche sanitarie, agli eventuali isolamenti e ricoveri, secondo le procedure stringenti previste dal decreto interministeriale n. 125 MiT - Min. Salute, recante misure per le navi da crociera attualmente in viaggio.

“Le procedure di verifica sanitaria, isolamento ed eventuali trasferimenti saranno organizzate, come già avvenuto in questi giorni, secondo le previsioni del decreto e mantenendo in stretto coordinamento tutte le autorità preposte – ha dichiarato la ministra – al fine di garantire la sicurezza sanitaria ai cittadini, ai lavoratori del porto e ovviamente ai medesimi membri dell’equipaggio. Ringrazio il sindaco della città di Piombino per la responsabilità e disponibilità immediata dimostrate”.

Secondo quanto risulterebbe adesso alla Regione Toscana i pazienti che devono essere curati sono in numero sostenibile, poche persone, e questi pazienti possono essere ospitati negli ospedali dellaToscana. Ma, viene precisato dalla stessa Regione, se questi pazienti fossero in numero superiore, questo cambierebbe lo scenario e quindi attraverso la centrale Crosss di Pistoia della Protezione civile nazionale andrà studiata una redistribuzione in altri ospedali fuori dalla Toscana perché dovrà essere l'intero Servizio sanitario nazionale a farsi carico. Gli altri presenti a bordo, restano sulla nave in quarantena, dopodiché rimpatriano o tornano a casa.

“Sono convinto che si tratti un gesto di responsabilità importante cui non ho voluto sottrarmi: - ha commentato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari - l’emergenza che stiamo vivendo deve essere un’occasione, seppur tragica, per farci capire quanto siamo dipendenti l’uno dall’altro e che dobbiamo essere generosi nei confronti di chi è in difficoltà”.


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