Biagio Favilli, saracinesca in difesa della porta

PIOMBINO — La partita vinta a Firenze dal Piombino ha un nome: Biagio Favilli. Un portiere che para l’impossibile nella prima mezz’ora è il giusto viatico per la vittoria, sancita da due prodezze di Gentili (rapido nel calciare a rete) e di Brizi (fortissimo in uno scambio con Barchi), quindi da molta attenzione difensiva, grinta e determinazione.

Andrea Cinquemani, allenatore del Salivoli, conosce bene il ragazzo: “Biagio Favilli è un ottimo portiere che da anni meriterebbe di giocare nel Piombino, invece in via Regina Margherita se ne sono accorti solo oggi, forse per ristrettezze finanziarie non hanno cercato fuori, ma si sono guardati intorno e si sono ricordati di Favilli. Sono felice che Biagio abbia dimostrato da subito il suo valore, non avevo dubbi, lo conosco bene, conosco le sue qualità tecniche ma sopratutto morali, che sono enormi e che saranno determinanti in campo e nello spogliatoio per aiutare il Piombino a salvarsi”.

Noi che a Firenze eravamo sugli spalti a soffrire e a sostenere le maglie nerazzurre abbiamo visto un portiere brevilineo, che a prima vista non t’impressiona, ma quando è all’opera ti fa vedere quanto sia scattante e rapido, sempre pronto su ogni pallone, uno che ti salva le partite. Per questo siamo andati a intervistarlo.

Raccontaci il tuo percorso calcistico

Inizio nel Salivoli fino ai giovanissimi, poi passo al Piombino per gli allievi e juniores, dove vinciamo il campionato regionale. Nel frattempo inizio ad andare anche in prima squadra che milita in Eccellenza. Dall’anno dopo (2016/17) sono il secondo portiere della prima squadra (quota) e arriviamo terzi in Eccellenza. L’anno dopo passo allo Scarlino in Prima Categoria. Inizio l’università, sto fermo un anno e mezzo finché non mi chiama il Piombino per dare una mano nelle ultime partite di campionato, che purtroppo finisce con la retrocessione in Promozione. L’anno dopo inizio l’annata con il Piombino e saliamo in Eccellenza (grazie all’interruzione per Covid). Dal 2020 passo al Salivoli,dove il secondo anno ci salviamo, mentre l’anno scorso arriviamo quinti facendo un record storico di punti. E adesso eccomi qui.

Sei contento di essere tornato al Piombino?

Sono molto contento di essere tornato al Piombino, intanto perché c’è un amore che arriva da lontano (mio nonno, Colombelli, giocava nel Piombino della serie B) e poi perché rappresentare la squadra della propria città porta quel senso di responsabilità che ti permette di dare sempre qualcosa in più.

Domenica a Firenze la tua prestazione è stata determinante per la vittoria. Come procede l’affiatamento con i compagni della difesa (che a me è parso ottimo)?

Ieri è stata una grande partita, c’è stato un impegno importante da parte di tutti. Questi giovani corrono molto e hanno doti tecniche (Paini sinceramente mi ha impressionato). Sono forti ma sono giovani e hanno bisogno di essere un po’ trascinati, tenuti sotto pressione e concentrazione, perché una squadra così giovane altrimenti va in difficoltà. Questo è un po’ il compito dei vecchi (Alessio, Matteo e Alberto) e anche il motivo per cui mi hanno preso. Piano piano sto imparando tutti i nomi, ieri quelli dei difensori me li sono ricordati tutti (ride).

Si salverà questo Piombino?

L’obiettivo deve essere sicuramente quello, tutti gli allenamenti devono avere quello scopo. Spero vivamente di riuscire a dare una mano, perché una società storica come il Piombino deve stare in categoria, per il bene della città e per il bene di tutte le altre società del comprensorio. A proposito ci tengo a ringraziare fortemente Andrea Cinquemani, tutta la società Salivolie tutti i ragazzi per aver compreso da subito questa opportunità che mi si è presentata. Auguro loro di fare il campionato che meritano perché sono una grande squadra, io sarò sempre il primo tifoso del Salivoli.

Bravo Biagio. Il Piombino ha fatto la scelta giusta. Te lo dice un vecchio tifoso…

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