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Attualità mercoledì 11 gennaio 2017 ore 16:42

Un anno e mezzo per far venire i nodi al pettine

Camping Cig incredulo dopo le dichiarazioni rilasciate del ministro Calenda. Forse era meglio "fermare l'orologio"



PIOMBINO — Il ministro Calenda ha scritto a Rebrab per far mettere nero su bianco lo status dell'ottemperamento degli impegni che aveva preso. Ma per il coordinamento Art.1 - Camping Cig c'è qualcosa che non torna sulle sue affermazioni (leggi l'articolo correlato).

Cosa significa passare da piacevoli ed interessanti conversazioni a qualcosa di scritto? "Vuol dire che per oltre un anno e mezzo il Governo e le Istituzioni, Sindacati confederali compresi, si sono disinteressati della sorte dei lavoratori della siderurgia piombinese, accontentandosi di aver ottenuto l’elemosina degli ammortizzatori sociali. Assolutamente indispensabili, certo per una fase di transizione, ma comunque umilianti per chi li riceve e costosi per la comunità e che inoltre hanno coperto in maniera molto parziale i lavoratori dell’indotto. Vuol dire che si è consapevolmente e colpevolmente perduto un anno e mezzo per rilanciare lo sviluppo del territorio". Questa la dura sentenza che si legge in un comunicato stampa del coordinamento. 

Ad oggi poche sono le certezze: il 20 gennaio l'ultimatum posto dai sindacati e il 30 giugno 2017 la scadenza dei due anni di attività previsti all'atto di vendita. "Noi per allontanare questa eventualità, avevamo fatto una proposta, bocciata dai Sindacati, di fermare l’orologio. - hanno detto - Si trattava in pratica di sottoscrivere un accordo (clausola di miglior favore) dove l’azienda si impegnava a far decorrere i due anni imposti dalla legge sul mantenimento dell’occupazione e delle attività imprenditoriali, non dalla data dell’atto di acquisto avvenuto il 30 giugno 2015, ma dal momento dell’inizio dei lavori per la realizzazione della nuova acciaieria".

Intanto manca all'appello la data dell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. Ai sindacati, che hanno proclamato lo stato d'agitazione e fissato l'ultimatum (leggi l'articolo correlato), l'invito a ipotizzare qualcosa di più rispetto a una manifestazione davanti alla portineria della fabbrica.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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