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Attualità venerdì 02 ottobre 2020 ore 09:19

Carotaggi, adesso parla Rimateria

La discarica

La società Rimateria ha spiegato i motivi che frenano l'effettuazione dei carotaggi e il perché è stata proposta l'ipotesi di manleva



PIOMBINO — Se da un lato il Comune di Piombino ha detto a più riprese che la società Rimateria sta rallentando il via ai carotaggi nella discarica di Ischia di Crociano, ora arriva in una nota la versione di Rimateria.

"Su proposta del presidente il Cda di Rimateria deliberò all'unanimità di aderire alla richiesta pervenuta dal Comune di Piombino consentendo l'effettuazione di 8 carotaggi. - si legge nella nota - Non aveva obbligo alcuno né aveva, come tuttora non ha, scheletri nell'armadio da dover custodire. Anzi, nella certezza di aver ben operato da quando è in carica, aveva ed ha l'interesse ad affiancare il Comune nella ricerca che anche le passate gestioni abbiano ben operato".

"Tralasciando gli aspetti tecnici - prosegue - il problema è di carattere legale: Rimateria si trova dal 3 Marzo 2020 in procedura concorsuale in bianco. Dal 3 Marzo la società non risponde più ai soci, provati o pubblici che siano, ma ai creditori. Al Cda è consentita solo la gestione ordinaria della società, qualunque atto straordinario è sottoposto alla previa autorizzazione della procedura". I carotaggi sono ritenuti, dunque, gestione straordinaria.

"Rimateria ha chiesto al giudice l'autorizzazione a procedere, in attesa della risposta ha chiesto agli advisor quale poteva essere una soluzione più rapida: ne è uscita l'ipotesi della manleva, immediatamente proposta al Comune con l'obiettivo di sveltire i carotaggi senza far ricadere sui consiglieri, non sulla società, il rischio di responsabilità economicamente molto rilevanti". Nella manleva sono elencati una serie di rischi oltre a quelli segnalati dal Comune di Piombino (leggi qui l'articolo collegato). "Il Comune nel respingerla con fermezza chiede al presidente e ai consiglieri di Rimateria di rischiare quello che lui rifiuta di rischiare. - hanno spiegato - Tutto si può chiedere al prossimo ma non di mettere a repentaglio i risparmi di una vita di lavoro".

Come ha spiegato Rimateria, le vicende tecniche sono ancora aperte e dovranno trovare soluzioni per garantire che l'operazione si svolga senza provocare pericoli o danni. 

Quindi la posizione resta questa: sì ai carotaggi se e quando il giudice lo consentirà. 

Intanto, al presidente di Rimateria sono arrivate due citazioni, da parte di un socio privato, "che lo portano in tribunale con l'accusa di anteporre gli interessi di Comune e territorio a quelli della società, mentre per l'altro verso alcuni soggetti mettono in dubbio la sua aderenza alle esigenze del territorio e dunque la coerenza con la delega ricevuta".


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