Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 06:30 METEO:PIOMBINO17°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
sabato 20 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
L’allenatore della Fiorentina Italiano e la giornalista di Sky: ecco cosa è successo

Attualità sabato 13 ottobre 2018 ore 21:07

Discarica, anche Camping Cig chiede il referendum

Dal Camping Cig l'appoggio al referendum per decidere del futuro della discarica Rimateria, sollecitati bonifiche e smantellamenti



PIOMBINO — Il Coordinamento Art. 1 - Camping Cig è intervenuto in merito alla questione legata alla discarica e alle bonifiche, ma anche agli smantellamenti dei vecchi impianti. Dal coordinamento è arrivato l'appoggio al referendum, "quale strumento importante, benché non esclusivo, di democrazia partecipativa a disposizione dei cittadini e delle istituzioni".

"Una discussione vasta e approfondita potrà arginare gli indubbi rischi presenti di strumentalizzazioni elettoralistiche, a pochi mesi dalle elezioni comunali del 2019. - hanno aggiunto - Per quanto riguarda il merito della questione, si rileva come la nascita di Rimateria, quale strumento al servizio delle bonifiche del Sito di interesse nazionale (Sin) di Piombino, risulti fortemente messa in discussione anche dal fatto che tali bonifiche non sono mai decollate. Intanto, però, la discarica di Rimateria incamera quantitativi notevoli di rifiuti industriali non certo provenienti dal Sin locale. La progressiva privatizzazione di quote societarie di Rimateria accelera ovviamente questa tendenza, in ossequio alle leggi del profitto; la presenza di privati eserciterà in ogni caso un preponderante peso negativo nelle scelte aziendali. Quindi, no alla costruzione di una nuova discarica da 2,5 milioni di metri cubi dimensionata a recepire una gran quantità di rifiuti da tutta Italia, come frutto proprio della logica privatistica del mercato dei rifiuti, in una zona che fra l'altro non è adatta. I rifiuti industriali futuri, prodotti da Jsw, poi, dovranno essere gestiti da Rimateria, la quale deve essere un’azienda pubblica", hanno puntualizzato in una nota.

Una scossa la danno anche al Ministero dell'Ambiente e alle istituzioni pubbliche locali e regionali coinvolte ad avviare i lavori "utilizzando da subito i 50 milioni stanziati nel 2015 come richiesto da Legambiente".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno