​Enrico Gentili, il bomber degli Juniores

PIOMBINO — Enrico Gentili, 19 anni, proviene da un ottimo campionato Juniores, dove i suoi gol sono stati determinati per la vittoria finale, così come è stata importante la sua rapidità di esecuzione, la facilità di smarcarsi e di correre libero sulla fascia laterale destra del campo. Adesso è atteso alla conferma in prima squadra, dove qualche minuto l’ha giocato anche nel corso del campionato appena concluso, segno che Brontolone vede in lui un giocatore con un buon futuro. Il Piombino ha la fortuna di avere un allenatore che lavora molto bene con i giovani e che sa farli rendere al massimo. Se son rose fioriranno. Intanto siamo andati a fare quattro chiacchiere con il giovane attaccante.

Ciao Enrico, intanto complimenti per lo scorso campionato. Ho seguito le partite della squadra Juniores dove ti ho visto attivo e determinato. Hai segnato molte reti. Pensi di riuscire a superare il gap di inesperienza per scendere in campo in Promozione? Lo scorso anno hai fatto pochi minuti di presenza...

Sicuramente l’esperienza gioca un ruolo fondamentale in queste categorie e non aver giocato molto lo scorso anno potrebbe mettermi in difficoltà, ma non mi spaventa e per fortuna ci sono più giocatori di esperienza quest’anno pronti ad aiutare noi giovani, un fattore che sarà molto importante.

In quale ruolo credi di poter dare un contributo maggiore?

Credo sulle fasce laterali, dove ho sempre giocato e dato il mio contributo, poi in passato ho giocato anche da seconda punta e addirittura in mezzo al campo, ma esterno alto è sicuramente il mio ruolo preferito.

Mi racconti il tuo percorso calcistico? Mi pare che anche tu sia nato nel Salivoli. Dove sta la magia di questa piccola società che alleva talenti?

Sì sono nato e cresciuto nel Salivoli, fino agli Allievi B, dopo sono dovuto passare al Venturina perché i giocatori del Salivoli sono passati nel Piombino per giocare il campionato regionale. La stagione a Venturina è stata molto sfortunata, mi sono infortunato due volte alle spalle, poi con la pandemia non ho avuto nemmeno l’occasione di giocare. Dopo l’esperienza a Venturina sono passato al Piombino Juniores, dove ho raggiunto tutti i miei ex compagni, lì ci siamo divertiti e tolti qualche soddisfazione. Credo che la magia del Salivoli - come dici te - sia dovuta dal fatto che riescono a mettere il settore giovanile al primo posto, con allenatori preparati e con tanta voglia di trasmettere e insegnare ai ragazzi la loro passione per il calcio.

A cosa punta il Piombino 2023/24?

Per prima cosa alla salvezza, ma vorremmo fare meglio dello scorso anno.

Tornerà il pubblico allo stadio?

Il pubblico allo stadio negli ultimi anni sta tornando, in particolare giovani che vengono a divertirsi sugli spalti; quest’anno credo ci sia ancora più entusiasmo degli scorsi anni.

Propositi personali e ambizioni?

Il mio proposito principale sarà di cercare di gestire lo studio universitario con lo sport, cercare di migliorare come sempre durante l’anno calcistico e ambire magari a qualche minutaggio più abbondante.

Quale è il tuo calciatore di serie A di riferimento?

I giocatori di serie A ai quali mi ispiro sono Kvaratskhelia e Leão; mi piace molto il loro stile di gioco incentrato sull’uno contro uno e nel riuscire a sfruttare bene l’ampiezza e la profondità.

Bravo Enrico che può dare molto a questo giovane Piombino, a partire dal prossimo campionato, anche se molti fattori dicono che partirà dalla panchina, ma il torneo è lungo e dovrà farsi trovare pronto ogni volta che il Mister avrà bisogno di lui. 

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