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Lavoro venerdì 06 novembre 2020 ore 08:39

"Impariamo la lezione dalla Whirlpool"

Vista sullo stabilimento siderurgico di Piombino

Il Coordinamento Art.1 - Camping Cig sottolinea delle analogie tra la situazione della Whirlpool e la vicenda dello stabilimento piombinese



PIOMBINO — In questi giorni tutti si stanno riempiendo la bocca di critiche nei confronti della scellerata gestione della vertenza Whirlpool, ennesimo caso di una multinazionale che intasca risorse pubbliche per poi scappare, disattendendo tutti gli accordi firmati, con Governo e Istituzioni che assistono imbelli e abbandonano i lavoratori in una situazione drammatica. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori che con grande caparbietà non si arrendono alle banditesche leggi del mercato e sono in lotta, in assemblea permanente in fabbrica. Riscontriamo molte analogie con la vertenza che da più di 10 anni interessa il nostro territorio". Parole del Coordinamento Art.1 - Camping Cig che mette in evidenza delle relazioni con la situazione che sta vivendo lo stabilimento siderurgico di Piombino.

"Oggi per Jsw si parla di possibili finanziamenti pubblici, mentre l’Azienda finora non ha fatto alcun investimento significativo sugli impianti e non ha mai presentato un vero piano industriale secondo le linee indicate nell’Accordo di Programma del 2019. - hanno spiegato - Attraverso l’ad Carrai si fa intravedere un drastico ridimensionamento della siderurgia locale e dell’occupazione a favore di altre attività, ancora poco definite ma quanto basta per allarmare sul piano della tutela dell’ambiente e della necessaria diversificazione economica ecocompatibile cui Piombino aspira. Inoltre ci chiediamo: le voci che circolano riguardo dichiarazione dell’azienda che sostengono che Jindal non abbia intenzione di mettere altri soldi sullo stabilimento piombinese sono veritiere? Non aspettiamo di romperci la testa, diciamo no alla firma di nuove cambiali in bianco alle multinazionali di turno".

"Impariamo dai molteplici casi che negli anni si sono succeduti nel nostro paese dove abbiamo assistito inermi a proprietà che dopo aver preso i soldi delle nostre tasse si sono trasferite all'estero lasciandosi alle spalle miseria e devastazione ambientale. - e hanno concluso - Lo Stato investa nei settori strategici, non per regalo agli imprenditori ma per entrare nella gestione delle aziende in posizione dominante".


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