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Lavoro venerdì 28 settembre 2018 ore 17:38

Jindal: il punto su ripartenza e ammortizzatori

Questi i temi trattati nell'incontro di Fim, Fiom e Uilm con la direzione Aferpi. In programma il Consiglio di fabbrica e assemblea dei lavoratori



PIOMBINO — Le segreterie di Fim, Fiom e Uilm hanno avuto un incontro con la direzione Aferpi. Un incontro chiesto e ottenuto per fare il punto sulle previsioni a oggi dei treni di laminazione.

"Per il treno rotaie è prevista una nave di blumi in arrivo intorno al 20 Ottobre ed è previsto di lavorare in continuità fino a metà Dicembre per poi ripartire sempre in continuità dal 7 Gennaio. - fanno sapere i sindacati in una nota - L'importante bando di gara Rfi è previsto la prossima settimana e l'auspicio è che a Piombino siano assegnate almeno il 50 per cento delle rotaie previste nel prossimo triennio dalle Ferrovie dello Stato. Per il treno vergella è prevista l'arrivo di una nave di billette da 30mila tonnellate per fine ottobre con ripartenza dal 5 Novembre fino circa alla prima settimana di Dicembre, per poi ripartire a laminare in continuità dal 7 Gennaio. Maggiori difficoltà per la fornitura invece di billette per il treno barre la cui partenza è prevista ad inizio 2019".

"Queste notizie sembrano positive, - hanno commentato - seppure sono solo i primi passi per tornare ad avere una continuità produttiva su tutti i treni di laminazione, in attesa di vedere a distanza di circa due mesi dall'arrivo della nuova proprietà la partenza degli smantellamenti e degli studi per i necessari investimenti per tornare a produrre acciaio. Ribadiamo la necessità di fare ruotare il massimo del personale almeno nei posti di lavoro che hanno un minimo di continuità e porremo le nostre richieste all'azienda anche davanti al governo quando saremo convocati al Mise. Restano infine ancora molte preoccupazioni in merito agli ammortizzatori sociali necessari".

Proprio per questo aspetto la prossima settimana è previsto un consiglio di fabbrica con la Rsu Aferpi e Piombino Logistics "perché se il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico non ci convocherà ci mobiliteremo".

Dopo il Consiglio di fabbrica si terrà un'assemblea con i lavoratori per fare il punto insieme della situazione.


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