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Cronaca giovedì 19 marzo 2020 ore 14:54

Mille scuse per uscire, denunciati in venti

I carabinieri hanno snocciolato alcune delle scuse usate dalle persone per uscire di casa. Scattata la denuncia, per una anche per false dichiarazioni



PIOMBINO — Dal 9 marzo 2020 tutti i reparti dipendenti della Compagnia Carabinieri di Piombino, Nucleo Operativo e Radiomobile e Stazioni, presenti nei Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto e Sassetta, sono stati impegnati in specifici servizi di controllo del territorio volti principalmente alla rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione del Covid-19.

Al 18 marzo i carabinieri nella Val di Cornia hanno controllato 386 persone e altrettante autocertificazioni denunciando all’Autorità Giudiziaria 20 persone per non aver rispettato i divieti dettati dalle ordinanze del Governo. In particolare le denunce sono avvenute 8 a Piombino, 5 a Campiglia/Venturina, 5 a San Vincenzo e 2 a Suvereto. 

Le persone fermate fuori casa e denunciate hanno presentato svariati motivi che secondo i carabinieri non rientrano in quelli previsti dal decreto. Infatti c’è chi si è giustificato dicendo che andava a trovare un amico, chi stava tranquillamente seduto su una panchina a leggere un libro o a fare due chiacchiere con altre persone, chi voleva andare a trovare la fidanzata o chi ancora ha detto di andare al lavoro presso una ditta che in realtà è risultata essere chiusa. In quest’ultimo caso la persona è stata denunciata sia per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità sia per false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale.

I Carabinieri sottolineano che tutte le persone che verranno controllate fuori dalle abitazioni dovranno giustificare la loro presenza con apposita autocertificazione. Le uniche motivazioni previste dal decreto sono: documentate esigenze lavorative, motivi di salute, comprovate situazioni di necessità o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. In tutte le altre circostanze sarà denunciato in stato di libertà secondo quanto previsto dall’art. 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità) che prevede l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda di 206 euro, salvo che il comportamento tenuto non comporti altri e più gravi reati.

Inoltre, la Polizia municipale di San Vincenzo, come fa sapere il sindaco Alessandro Bandini, hanno denunciato 3 persone e contestato l'attività di un esercizio commerciale. Qui i controlli effettuati nel weekend dalla Polizia municipale di Piombino.


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