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Politica martedì 07 giugno 2016 ore 16:56

Opposizione compatta per il no alla variante

Con la variante di Poggio all'Agnello si firma un precedente non indifferente. Per Gelichi è sinonimo del fallimento delle politiche turistiche

PIOMBINO — "Che problema ci sarebbe stato se la spiaggia di ciottolato e scogli, adiacente al ristorante Canessa, fosse diventata di uso esclusivo del complesso di Poggio all’Agnello?". Così il consigliere Riccardo Gelichi è intervenuto sulla vicenda di Poggio all'Agnello e sull'accordo tra proprietà e amministrazione, diventato un contenzioso pendente al Tar, per la spiaggia ad uso esclusivo della struttura.

"Un contenzioso pendente al Tar Toscana fra la proprietà della struttura e l’amministrazione comunale induce oggi il Comune di Piombino ad un accordo tra le parti, dove si propone la trasformazione di una parte dell’attuale RTA di Poggio all’Agnello in unità abitative da destinarsi alla vendita. Un imbarazzante fallimento della politica, se mai c’è stata, di rilancio di questo territorio in chiave turistica. - ha commentato Gelichi - Si crea inoltre un evidente precedente".

Per l'assessore Carla Maestrini che ha esposto la variante in consiglio rappresenta un'opportunità per scongiurare la chiusura dell'attività. Ma, è lecito domandarsi cosa risponderà l'amministrazione comunale quando il prossimo imprenditore in difficoltà chiederà un cambio d'uso. E se, forse, non sarebbe stato più semplice cercare una soluzione per consentire la creazione di una spiaggia attrezzata nel Golfo di Baratti.

“O siamo convinti di aver ragione oppure si doveva trovare un modo per evitare quel giudizio”, ha detto Francesco Ferrari in riferimento al contenzioso al Tar Toscana. Sulla stessa lunghezza d'onda in consiglieri d'opposizione Riccardo Gelichi, Francesco Ferrari e Daniele Pasquinelli.

Il Movimento 5 Stelle, poi, ha sottolineato anche il fatto che nella convenzione firmata tra la società e il Comune non ci sia alcuna clausola sociale che impegni a mantenere i livelli occupazionali attuali. Il dibattito in consiglio è stato molto articolato con l'intervento di Rifondazione Comunista e Un'altra Piombino.

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