"Serve nuovo progetto di politica industriale"

PIOMBINO — L’Appello per il lavoro e lo sviluppo vuole aprire il dibattito attorno al futuro dello stabilimento siderurgico piombinese soprattutto dopo gli interessamenti della cordata Metinvest - Danieli.  

"Questo importante investimento, per le sue dimensioni e implicazioni, pone una nuova sfida per le politiche di governo locali, sulle quali si misurerà la capacità di creare, in modo stabile e con scelte opportune, le condizioni per un nuovo livello competitivo di tutto il distretto industriale, abbandonando vecchi sterotipi e superando gli errori che hanno caratterizzato anche il recente passato. - hanno commentato in una nota - Per questa ragione, è urgente sviluppare, localmente, una nuova visione di politica industriale, guidata da un’ottica di sistema, ovvero che abbia come obiettivo quello di garantire, nel tempo, la competitività di tutto il distretto manufatturiero, per ridurre la probabilità che nuovi periodi di crisi abbiamo effetti devastanti, come più volte accaduto in passato. E’, quindi, urgente ripensare la fabbrica e, attraverso una fattiva collaborazione tra istituzioni, delineare un nuovo progetto di sviluppo, articolato avendo in considerazione le seguenti tematiche". 

L'Appello per il lavoro e lo sviluppo pone dunque all’attenzione dei candidati a sindaco del Comune di Piombino e delle forze politiche e sindacali una serie di proposte, come base per l’apertura di un confronto, con l’obiettivo di dare un contributo di idee, non ideologico, per il governo della città.

Le proposte si basano su: avere l’obiettivo di realizzare un’area industriale multifactory con la presenza di più soggetti imprenditoriali distinti, assegnando a ciascuno esclusivamente gli spazi necessari all’attuazione del proprio piano industriale; società di scopo pubblica per la gestione delle aree industriali; mettere le banchine portuali a disposizione dei soggetti imprenditoriali che ne fanno richiesta, utilizzando le imprese portuali, evitando la concessione con il regime di autonomia funzionale, che assegna, di fatto, un’infrastruttura pubblica ad un soggetto privato che non sempre si occupa della relativa manutenzione e del mantenimento in condizioni di sicurezza; creare un polo, meglio se a gestione pubblica coinvolgendo grandi operatori interessati ad investire in queste aree, per la produzione di energia da fonti rinnovabili e di idrogeno, da mettere a disposizione dei soggetti insediati, a prezzi calmierati.

Inoltre, "alla luce delle precedenti esperienze appare necessario che siano previsti, in carico ai soggetti coinvolti, pubblici e privati, una serie di vincoli misurabili e monitorabili, relativi all’attuazione dei piani di sviluppo e investimento approvati, ciò allo scopo di vincolare le imprese e la parte pubblica alla realizzazione di quanto dichiarato". E hanno proseguito: "Si proceda rapidamente alla cantierizzazione del progetto di bonifica della falda, già finanziato con 88 milioni di euro e oggetto di gara, il termine per la presentazione delle offerte era lo scorso 31 Luglio, da parte della stazione appaltante Invitalia. Parallelamente a ciascun progetto di investimento si attivi un protocollo operativo per la bonifica e messa in sicurezza del sito oggetto di intervento, in modo da attivare un processo di bonifica progressivo per l’interna area del Sin di Piombino". In ultimo: "Siano attivati e finanziati, con dei bandi regionali ad hoc, percorsi di formazione finalizzati a supportare il sistema imprenditoriale locale e i lavoratori con politiche di inserimento e di reinserimento attivo nel mondo del lavoro". 

Di questo, dunque, i candidati a sindaco del Comune di Piombino sono chiamati a dire la loro.

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