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RIGASSIFICATORE domenica 31 luglio 2022 ore 08:32

Gas al centro della campagna per le Politiche 2022

Tra i temi caldi della campagna elettorale quello del piano gas del Governo per sganciarsi dalla dipendenza russa



PIOMBINO — Mentre il no al rigassificatore nel porto di Piombino è trasversale e unisce gli animi di diverse sensibilità politiche, a livello nazionale il tema del gas, dai rigassificatori allo stoccaggio, diventa sempre più pressante nei programmi del governo post Politiche 2022

Leader ed esponenti di partito in questi giorni si sono infatti espressi sottolineando la necessità di un piano gas per sganciarsi dalla dipendenza russa ed evitare razionamenti.

Il segretario della Lega Matteo Salvini a margine di una iniziativa a Firenze ha toccato il tema energia, ribadendo la necessità dell’autonomia e il bisogno dell’Italia di rigassificatori, termovalorizzatori, desalinizzatori e reattori nucleari. D’altro canto, sì all’ascolto dei territori senza però sbilanciarsi sul caso Piombino e rimandando alle competenze tecniche sul posizionamento dei rigassificatori.

Anche da Forza Italia, per voce del viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto, risulta importante seguire la tabella di marcia dettata dal Governo Draghi su forniture di gas alternative alla Russia, stoccaggio e rigassificatori.

Anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni non pone un no assoluto ai rigassificatori. Anzi, in un piano gas che accompagni l’Italia verso la transizione ecologica, l’energia via tubo o i rigassificatori rappresentano una fonte insostituibile per i prossimi 10-15 anni.

Una linea che non si allontana molto da quella del Partito Democratico che sin dall’inizio ha evidenziato l’interesse nazionale del piano gas. 

Linea netta anche da parte del segretario di Azione Carlo Calenda che a proposito della messa in funzione di rigassificatori se necessario parla di militarizzazione delle aree in cui devono esserci.

A sostenere il no al rigassificatore a Piombino c’è Sinistra Italiana ed Europa Verde che proprio in queste ore hanno replicato ai tweet di Calenda che contestava la manifestazione di sabato 30 Luglio a Piombino.

Il piano gas viene affrontato da ogni partito, mentre a Piombino prosegue la contrarietà della comunità e quella trasversale della politica locale al rigassificatore nel porto di Piombino, ad eccetto di Pd e Italia Viva che attendono risposte tecniche sul progetto.

Intanto l’iter va avanti rispettando i tempi, come confermato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e commissario per l’opera. Da affrontare con il nuovo governo la partita sui punti strategici e compensazioni per Piombino.


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