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Attualità martedì 24 ottobre 2017 ore 11:43

Flop della differenziata, si muovono le liste

Foto di repertorio

Il 65 per cento, imposto dalla direttiva nazionale del 2012, è ancora un miraggio. I dati del 2016 spingono le liste ad agire



SAN VINCENZO — Come è possibile che a San Vincenzo si passi da oltre il 50 per cento di raccolta differenziata a circa il 30 per cento? Se lo domandano le liste civiche unite della Val di Cornia (Comune dei Cittadini, Un’altra Piombino, Assemblea Sanvincenzina e Assemblea Popolare Suvetero) che tornano a parlare della questione rifiuti.

E proprio sul calo della raccolta differenziata le liste chiedono di parlarne nei consigli comunali per aprire un dibattito in merito.

“I Comuni della Val di Cornia prendano finalmente atto del completo fallimento delle politiche degli ultimi anni sulla gestione dei rifiuti. – hanno detto – Se non bastasse il continuo aumento delle tariffe, l'incredibile vicenda della trasferenza, i danni economici e ambientali dovuti al trasporto di migliaia di tonnellate di rifiuti per ottanta chilometri fino alle Strillaie a Grosseto e l'incapacità conclamata di incidere sulle scelte strategiche nella gestione del servizio all'interno dell'enorme Ato Sud, arrivano i dati disastrosi sulla raccolta differenziata a completare il quadro”.

I numeri promuovono, relativamente, solo il Comune di Suvereto che supera il 40 per cento.

Rimane comunque il fatto che non è stato raggiunto complessivamente l’obiettivo 65 per cento di raccolta differenziata stabilità dalla norma nazionale per il 2012. Né i singoli Comuni, né l’Ato Sud nel suo complesso che, piuttosto, si attesta al 38,19 per cento con una diminuzione pari a 0,8 punti rispetto al 2015 (+1,2 con il precedente metodo di calcolo).

“Alle istituzioni, di qualsiasi colore esse siano, compete l'elaborazione coordinata di queste strategie a tutela dei cittadini oggi costretti a pagare, anche in bolletta, gli errori dei loro rappresentanti. - hanno concluso - Si apra subito un dibattito approfondito sulla materia con il coinvolgimento dei consigli comunali, cui compete l'elaborazione degli indirizzi in tal senso e aperto alla cittadinanza”.


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