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Attualità lunedì 06 luglio 2020 ore 17:37

Spiegato il motivo dell'accumulo di posidonia

Posidonia spiaggiata (Foto di archivio)

L'assessore Roventini: "Può essere interrata in spiaggia ma ad oggi non abbiamo più spazi per farlo". Ecco il punto della situazione



SAN VINCENZO — "Il Comune è quindi intervenuto con la rimozione, completata a fine mese e appena in tempo per consentire lo svolgimento dei lavori di ripascimento, finalizzati al ripristino di quel tratto di costa dopo l'erosione causata dalle mareggiate", così l'assessore al Demanio Massimiliano Roventino ha spiegato in una nota la situazione della posidonia spiaggiata e stoccata in una zona della costa sanvincenzina. La situazione ha creato non poche polemiche tra cittadini e turisti che hanno visto formarsi una montagna di queste alghe nella spiaggia a nord del porto.

Le mareggiate di Giugno, si ricorda, hanno causato lo spiaggiamento di una notevole quantità di posidonia oceanica in vari tratti del litorale. Sono due i punti più critici in questione, uno è quello subito a nord del porto turistico, nella zona del Bucaniere, l'altro invece all’altezza della spiaggia di via Elba, a sud del porto.

"Lo scorso 29 Maggio gli arenili erano liberi. La posidonia infatti ha iniziato a spiaggiarsi in fondo a via Capraia a partire da inizio Giugno. - ha specificato l'assessore - Il Comune è quindi intervenuto con la rimozione, completata a fine mese e appena in tempo per consentire lo svolgimento dei lavori di ripascimento, finalizzati al ripristino di quel tratto di costa dopo l'erosione causata dalle mareggiate.A inizio Giugno, il 4, il Comune era intervenuto anche all'altezza della spiaggetta di via Elba, interrando una quantità di alghe ben superiore a quella che invece è presente oggi. Purtroppo - ha precisato Roventini - le mareggiate verificatesi dopo il 4 Giugno hanno riportato una notevole quantità di posidonia, proprio laddove l’avevamo interrata. Nella stessa zona, nella notte di venerdì 3 Luglio, un altro intervento della ditta incaricata dal Comune aveva consentito alla spiaggia di essere liberata, ma una nuova mareggiata, poche ore dopo, ha riportato la posidonia dov'era. La situazione viene monitorata ogni giorno e gli uffici del Comune di San Vincenzo stanno lavorando costantemente per individuare una soluzione". 

Nella stessa nota il Comune ha ricordato che il trattamento della posidonia deve seguire i disciplinari del Ministero dell'Ambiente, consideratoche è un elemento chiave dell’ecosistema. 

"Può essere interrata in spiaggia - ha precisato Roventini - ma ad oggi non abbiamo più spazi per farlo. Oppure può essere portata in discarica per il trattamento, ma ha costi esorbitanti e impossibili da sostenere visto che si parla di 60-70mila euro ogni mille metri cubi e noi ne abbiamo circa 7mila da smaltire. Oppure può essere accumulata in sito, ed è ciò che è stato fatto, l'unico intervento concretizzabile, eseguendo le direttive del trattamento indicate dal disciplinare del ministero dell'Ambiente". 

Della posidonia accumulata può essere prevista la reimmissione nel suo ambiente naturale su proposta dell'autorità marittima e previa autorizzazione del Ministero dell'Ambiente. "In sintesi - ha specificato Roventini - dopo l’autorizzazione del Ministero la posidonia dovrebbe essere caricata su una nave, trasportata a Piombino e poi, dopo un nuovo carico, trasportata in mare. Con tutti i costi che ne conseguono".

"I siti individuati a nord del porto turistico, ad oggi, sono gli unici disponibili per l'accumulo delle posidonie. Il nostro intento - ha concluso Roventini - è quello di sistemare velocemente e nella maniera migliore possibile le aree in questione, nel pieno rispetto dell’intero ecosistema, dei turisti e dei cittadini che hanno tutto il diritto di godere a pieno delle nostre spiagge".


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