Sono nate le tartarughine di Rimigliano

I volontari di Tartamare avevano appena realizzato una cupola serra per proteggere il nido tardivo dalle intemperie

SAN VINCENZO — Dopo il nido di Vada, anche quello di Rimigliano ha avuto la sua cupola serra per tutelare l'esito delle nidificazioni tardive avvenute in Toscana.

Come spiegato da Tartamare, la cupola serra serve a conservare una temperatura favorevole e a proteggere il nido dalle precipitazioni, che in questo periodo possono arrivare copiose. La cupola è stata realizzata grazie ai volontari di Tartamare e Wwf oltre al supporto del Comune di San Vincenzo.

Le piccole tartarughe devono aver gradito il teporino, infatti proprio sotto gli occhi degli addetti si è formato il cratere che ha annunciato l'imminente schiusa.

Nottata eccezionale infatti sulla spiaggia di Rimigliano. A partire dalle 20 di lunedì 16 Ottobre sono uscite dal nido di Caretta caretta segnalato a Ferragosto più di 70 tartarughine che, pian piano, hanno raggiunto il mare sotto lo sguardo dei volontari di Tartamare e Wwf, e del personale del Comune di San Vincenzo che, per settimane, hanno monitorato la situazione.

La schiusa delle uova è andata avanti per tutta la notte, e l’ultima tartarughina ad ora nata ha raggiunto il mare intorno alle 8 di martedì 17 Ottobre. La schiusa era prevista intorno al 24 Ottobre, ma le baby tartarughe hanno deciso di anticipare l’uscita di qualche giorno.

Rimigliano dunque si conferma una location straordinaria per questo tipo di eventi, un luogo incantato che da anni ormai fa da sfondo a simili meraviglie. Le operazioni di monitoraggio da parte dei volontari proseguiranno anche durante le prossime ore, per accertare altre eventuali nuove nascite.

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