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Politica giovedì 20 luglio 2023 ore 10:10
"Giù le recinzioni da Rimigliano"
Assemblea Popolare Suvereto dalla parte dell'amministrazione sanvincenzina. Appello a intervenire a Provincia e Regione
SUVERETO — "La recinzione dei terreni del Nido dell’Aquila, tra la strada della Principessa e il mare, è un campanello d’allarme che non può essere ignorato, un’insidia per il Parco Naturale di Rimigliano che fin dalla sua istituzione è un patrimonio comune dell’intera Val di Cornia, anche dei comuni collinari e più interni come Suvereto".
Parole dell'Assemblea Popolare Suvereto che ha commentato la vicenda che recentemente ha ottenuto il via libera del Tar.
"Per questo siamo dalla parte dell’amministrazione comunale di San Vincenzo che cerca di tutelare la fruizione pubblica del litorale contro la protervia dei privati. E speriamo che anche la Regione Toscana e la Provincia di Livorno intervengano in questa vicende, così come le associazioni ambientaliste e le forze politiche che hanno a cuore il destino del territorio. A tale proposito, occorre ricordare che l’istituzione del Parco di Rimigliano fu il primo tassello di quello che sarebbe poi stato il sistema dei parchi della Val di Cornia, un progetto oggi da rilanciare nella sua integrità".
"Rimigliano fu infatti il primo parco pubblico del comprensorio, nato come alternativa alle fallimentari esperienze private e consumistiche che rischiavano, allora come oggi, di rovinare le pinete e le coste toscane. Il parco nacque con il piano urbanistico degli anni ’70 e nel 1972 fu stipulata la convenzione intercomunale per la sua gestione tra le amministrazioni di San Vincenzo, Campiglia, Piombino e Suvereto tramite un comitato di gestione con il compito di predisporre i programmi annuali e pluriennali. Il 1973 segnò poi l’effettiva inaugurazione del parco. Era la 'riaffermazione del carattere pubblico della costa', come era scritto nel Prg, l’idea di un parco naturale da porre in relazione con quelli previsti nei piani dei comuni limitrofi, basato sulla centralità delle risorse naturalistiche e sulla vicinanza dei siti archeologici e minerari della zona".
"Ecco perché - hanno concluso - Rimigliano è un bene di tutti e non può essere messo in pericolo da iniziative private o speculative che limitano l’utilizzazione pubblica della fascia costiera. Anche per noi che guardiamo il mare dalla collina, quella recinzione è un oltraggio alla popolazione della Val di Cornia e ai numerosi turisti che frequentano il nostro mare".
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