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Politica domenica 17 maggio 2020 ore 09:45

"Misure comunali per famiglie e imprese doverose"

Cristina Solignani, capogruppo Uniamo Suvereto

Bocciate in Consiglio comunale le proposte di Uniamo Suvereto che, ora, chiede maggiore incisività di aiuti da parte dell'Amministrazione



SUVERETO — Si è tenuto il 14 maggio il primo Consiglio Comunale di Suvereto dopo il lockdown per l'emergenza sanitaria da Covid-19. L'ordine del giorno vedeva in primo luogo una mozione del Gruppo di opposizione Uniamo Suvereto contenente delle proposte di interventi a sostegno delle imprese e del turismo locale.

Ecco le proposte del gruppo Uniamo Suvereto: esenzione della Tari, secondo le procedure e modalità indicate anche dall'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale fondazione Anci; abolizione per tutto il corrente anno del pagamento del suolo pubblico; abolizione per l’intero anno della tassa di soggiorno con riduzione dei quella del 2021 per quei turisti che nel 2020 sceglieranno di soggiornare a Suvereto; promozione di accordi finalizzati alla riduzione del canone di locazione degli immobili adibiti ad attività commerciale, incentivando i privati con una riduzione percentuale dell’imposta municipale sui fabbricati (Imu); rinvio della scadenza della prima rata Imu prevista per il 16 Giugno e, nei limiti imposti dalla legge e ferma restando la quota statale, incidere sull'aliquota del tributo riducendola proporzionalmente; di promozione di una formula di 'sconto turistico' ed una carta fedeltà di Suvereto, da consegnare all'ospite che soggiorna nel nostro comune.

"La posizione espressa dalla maggioranza è stata quella di volersi muovere con prudenza, di non farsi prendere dalla frenesia e di agire con buon senso al fine di adottare misure efficaci, ma che non mettano a rischio il bilancio comunale e di non voler adottare dei provvedimenti propaganda, come in Comuni limitrofi. - ha riferito il gruppo Uniamo Suvereto - Affermazioni che di per sé in parte possono anche essere condivisibili, ma che oggi debbano essere bilanciate con l'eccezionalità dell'emergenza economica, cui si deve far fronte e con il fatto che imprese e cittadini attendono risposte ed interventi: limitare poi gli interventi oggi per salvaguardare un bilancio solido per gli anni a venire, risulterà una valida scelta politica? Nessuno vuole portare il bilancio comunale in disavanzo ma ad oggi le poche iniziative e i bandi per agevolazioni fiscali presentati sono quelli voluti dallo Stato o dalla Regione, a 3 mesi dall'inizio della crisi è doveroso mettere in atto politiche comunali a sostegno delle famiglie e delle attività".

"Certamente non ci è parsa una scelta di responsabilità politica e di buon senso quella con cui sempre nell'adunanza di ieri la maggioranza tutta compatta ha approvato con il nostro voto contrario l'adeguamento del compenso al revisore dei conti: un aumento di 2.mila euro annui oltre accessori di legge, ovvero un aumento del 50 per cento rispetto a quanto attualmente percepito. - hanno commentato dall'opposizione - Tale adeguamento è stato motivato sulla base del fatto che dopo la nomina del revisore, per legge sono stati adeguati in aumento i parametri dei compensi. In realtà tale adeguamento risultava solo facoltativo e non obbligatorio in quanto il compenso del revisore è quello che viene stabilito al momento dell'atto di nomina per tutta la durata dell'incarico. L'Ente locale avrebbe poi dovuto effettuare un' attenta verifica della compatibilità finanziaria della sostenibilità dei nuovi oneri, così dice anche la Corte dei Conti".

Insomma, per Uniamo Suvereto l'Amministrazione comunale avrebbe fatto bene a risparmiare per liberare tutte le risorse possibili da mettere a disposizione delle famiglie e delle imprese. In questa ottica il gruppo di opposizione ha rinunciato all'indennità prevista per la partecipazione al Consiglio.

Voto favorevole per tutte le ratifiche alle variazioni di urgenza al bilancio effettuate dalla Giunta ed anche delle proposte di sospensione e di rinegoziazione di mutui e prestiti, che in virtù del decreto del Governo Cura Italia - hanno spiegato - "consentiranno all'Amministrazione di disporre di somme da destinare al rilancio dei settori economici più colpiti: ma ora queste somme devono arrivare a destinazione ed occorre avere per lo meno in mente un piano di interventi. Se la maggioranza lo ha approntato, è giunto il momento di discuterne in sede istituzionale con chiarezza e partecipazione".


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