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Attualità sabato 21 marzo 2015 ore 15:40

Smaltimento navi ed energia, Piombino rinasce

Rossi su rilancio Piombino - Video

Saipem punta a creare un polo nazionale per smantellare le imbarcazioni, mentre GE pensa a un'Avenza bis. Obiettivo: 600 nuovi posti di lavoro



FIRENZE — Il progetto in fase più avanzata è quello relativo allo smantellamento delle navi. Saipem è pronta a fondare una nuova società insieme a Fratelli Neri di Livorno e San Giorgio del Porto di Genova per trasformare Piombino in un punto di riferimento per tutto il mediterraneo per la demolizione delle grandi navi, militari ma non solo. Decine di milioni di investimento previsti per una ricaduta occupazionale che si aggirerà nella peggiore delle ipotesi sulle 80 persone, nella migliore sulle 250, escluso l'indotto. 

Le prime navi da rottamare, se verranno rispettati i tempi per la costruzione delle infrastrutture e soprattutto quelli delle autorizzazioni, potrebbero arrivare entro la prima metà del 2016. Ci sarà da costruire la banchina, l'area logistica e l'area lavorazione. 

"Non si tratta di fare concorrenza a Genova - ha detto Paolo Carrera, Environment and Renewables Commercial Vicepresident di Saipem - Ma Piombino è l'unico porto in Italia con una profondità di 20 metri alla banchina e potrà quindi smaltire l'80% delle navi".

Più in alto mare ma altrettanto interessante è il progetto di General Electric che vorrebbe costruire un sito di assemblaggio per moduli energetici, uguale ma complementare con quello di Avenza. Per il progetto l'investimento di GE Oil & Gas si aggirerebbe attorno ai 50 milioni di euro e potrebbe portare alla creazione di 350 nuovi posti di lavoro a regime. 

"L'interesse della nostra società per Piombino - ha spiegato Massimo Messeri, presidente della Nuovo Pignone - è legata alle crescenti opportunità che noi vediamo nel settore dei grandi moduli industriali destinati al mercato del petrolio e del gas". 

Questo scenario, insieme al piano di Cevital per il rilancio della Lucchini che dovrà tornare a dare lavoro a 1860 persone, fotografa una realtà, quella di Piombino in pieno rilancio dopo anni difficili.

"Due anni fa Piombino era in lutto - ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi - ora è rinata grazie ad una buona politica industriale pubblica ed a 240 milioni di investimento di Regione e Governo, che hanno attratto oltre 1100 milioni di investimenti privati. A Piombino il pubblico non è stato inerte, ha lavorato seriamente per realizzare l'ammodernamento del Porto, per le bonifiche e per incentivi alle imprese. Tutto questo l'ha resa altamente attrattiva".


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Carrera, Saipem su smaltimento navi - Video
Neri su smaltimento navi - Video
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