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Attualità lunedì 27 aprile 2020 ore 11:15

Gli imprenditori chiedono di ripartire senza tasse

Piombino

"Il rischio sarebbe di veder congelate la maggior parte delle Aziende per l’anno in corso". Chiesto un tavolo per aziende e partite Iva



VALDICORNIA — Le aziende e le partite Iva della Val di Cornia hanno voglia di ripartire ma non possono negare le difficoltà del momento. Per questo hanno inviato una lettera rivolta ai sindaci della Val di Cornia e al presidente della Regione Toscana per esporre loro criticità e suggerimenti.

Sono diversi, al momento, gli imprenditori che hanno sottoscritto questo appello anche se al momento non ci è stata fornita una lista completa. I settori, comunque, variano tra turismo, pubblici esercizi, ristoranti, bar, pizzerie, villaggi turistici e commercianti tutti provenienti dalla Val di Cornia.

Riportiamo la lettera.

"In questo periodo così complicato dove un nemico sconosciuto ha stravolto le nostre vite annullando i rapporti interpersonali e minando le persone nelle loro certezze e nelle loro speranze, vogliamo richiamare la Vostra attenzione sul nostro territorio. Un territorio vocato quasi interamente al turismo, ma dove esistono realtà imprenditoriali importanti che spaziano a 360° in ogni settore economico.

Siamo un gruppo di cosiddette Partite IVA, Aziende che rappresentano la gran parte del tessuto connettivo della nostra economia che danno lavoro a tante persone che possono così mantenere le proprie famiglie. Famiglie che, mai come in questo momento, hanno bisogno di aiuto, di supporto, di attenzione, ma anche di fatti concreti e di impegni da parte delle Istituzioni.

Noi – come Aziende – ci siamo. Ci siamo sempre stati e, speriamo, continueremo ad esserci.

Anche noi però siamo preoccupati per il nostro futuro e per quello dei nostri dipendenti. Alla luce di ciò che accaduto al nostro Paese, dovremo metter mano al portafogli e continuare ad investire per poter apportare le modifiche strutturali che i nostri legislatori decideranno per far sì che le Aziende ed i nostri dipendenti, possano lavorare in tutta sicurezza. Già, la sicurezza. La sicurezza di arrivare a sera stanchi ma soddisfatti di poter guardare negli occhi i nostri figli e dir loro di non preoccuparsi per il futuro che li aspetterà. La sicurezza di avere validi collaboratori che rientrano a casa felici di aver adempiuto ai loro obblighi contrattuali, soddisfatti di aver portato a casa uno stipendio. Tutto bello. Ma adesso i soldi sono finiti. Adesso le certezze non albergano più nelle nostre vite e neppure in quelle dei nostri validissimi dipendenti.

Per tutti questi motivi, Vi chiediamo di farVi portatori delle nostre richieste affinché si possa continuare a dire “andrà tutto bene”. Pubblici esercizi, Balneari, Alberghi, Ristoranti, Pizzerie, Villaggi turistici, Residence, Negozi al dettaglio e tutte quelle aziende di servizi che hanno gran parte del loro fatturato dipendente dalla clientela turistica della Val di Cornia, chiedono con forza la cancellazione per l’anno in corso, di tutti i tributi Regionali e Comunali per le Aziende e per i dipendenti onde poter ridare quello slancio all’economia fin troppo bistrattata sino ad oggi

Chiediamo, inoltre, una rimodulazione verso il basso o una cancellazione di tutte le tasse, imposte, tributi e contributi afferenti alla normale gestione delle Aziende anche a livello Nazionale, nonché contributi a fondo perduto per sostenere i costi per gli adeguamenti delle strutture ai nuovi parametri di sicurezza.

Aiutateci a mettere in campo le nostre richieste per far sì che si torni presto a poter far fronte a tutto ciò che è nostro dovere fare, ovvero, far ripartire il volano dell’economia per poter vivere in un mondo migliore.

Siamo sinceri. Se non si potessero soddisfare le nostre richieste, il rischio sarebbe di veder congelate la maggior parte delle Aziende per l’anno in corso. Non si tratta di una rivendicazione in tono minaccioso, ma di un attento esame delle problematiche che ci attanagliano in previsione di una imminente riapertura. Un concreto piano di riapertura delle aziende in generale e delle aziende turistiche in particolare; noi operatori abbiamo bisogno di conoscere per tempo le regole per poter programmare la riapertura nei rispettivi comparti di attività in cui operiamo, el’assenza della elaborazione di tale piano ci destabilizza e ci rende insicuri. La maggior parte delle aziende, come ben sapete, sono stagionali e operano nel settore turistico, e l’Estate 2020 ormai è compromessa. Indipendentemente dall’effettiva necessità di misure di sicurezza nei mesi a venire, la fobia da assembramento rimarrà per molti mesi nella mente dei cittadini.

RingraziandoVi per l’attenzione, certi che vorrete comprendere quanto sopraesposto, siamo a disposizione per aprire urgentemente un tavolo per gli approfondimenti operativi che saranno necessari per poter scongiurare una chiusura in massa delle attività nel nostro territorio".


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