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Politica venerdì 23 agosto 2019 ore 18:41

"Sbalorditi dalle parole di Ferrari e Pasquini"

Discarica gestita da Rimateria

I sindaci di Campiglia, San Vincenzo e Sassetta commentano le dichiarazioni dei sindaci di Piombino e Suvereto sull'incontro per Rimateria



CAMPIGLIA MARITTIMA — Continua la polemica in seguito all'incontro svoltosi ieri a Piombino fra i sindaci della Val di Cornia sul futuro di Rimateria  e sulla nomina del nuovo presidente. Infatti dopo le dichiarazioni di oggi dei sindaci di Piombino e Sassetta, Ferrari e Pasquini (leggi qui l'articolo), che a loro volta rispondevano alle esternazioni del sindaci di Campiglia, San Vincenzo e Sassetta, sono proprio questi ultimi a replicare con una nota congiunta.

"Leggiamo i virgolettati dei sindaci di Piombino e Suvereto  - dichiarano i sindaci di Campiglia, San Vincenzo e Sassetta, Alberta Ticciati, Alessandro Bandini e Alessandro Scalzini - sulla stampa e restiamo sbalorditi della fretta e dell’approssimazione con la quale evidentemente questa mattina hanno letto i quotidiani, ma soprattutto delle accuse che rivolgono a noi colleghi accusandoci di aver ritrattato quanto dichiarato durante la riunione".

"Prima delle puntualizzazioni urge un chiarimento si legge infatti nella nota congiunta"

"Sono stata contattata da un giornalista che mi ha chiesto come si fosse svolta la riunione di ieri - ha dichiarato la sindaca di Campiglia M.ma Ticciati - e, come prassi in queste circostanze, ho cercato di raccontare l’incontro. Ho raccontato come io e gli altri sindaci abbiamo riconosciuto a Ferrari il dovere e la responsabilità di individuare il nome della futura presidenza di Rimateria e non abbiamo avanzato alcuna volontà di intervenire in tal senso. Allo stesso tempo ho detto di non aver avuto notizia del nome del 'candidato' da Ferrari perché al momento al vaglio, riservatamente, dei soci privati. Ho raccontato inoltre di aver ribadito in quella sede la mia contrarietà ad affrontare un tema complesso ed articolato come questo, pregiudizialmente dando mandato al Presidente di evitare il raddoppio, senza pensare alle ripercussioni economiche e societarie sull’azienda e senza minimamente avere una visione complessiva e di prospettiva di questo territorio”. 

"Il resto - si legge nella nota dei tre sindaci - è stata una legittima ricostruzione del giornalista, compresa l’attribuzione al sindaco Pasquini della vicinanza alla destra. Precisato ciò, ci teniamo a dirlo, conosciamo le difficoltà che vive il Partito Democratico oggi, che per inciso non credo siano soltanto quelle del PD, e chi milita in quel partito sta lavorando e rilanciando la propria attività politica, ma tranquillizziamo allo stesso tempo i sindaci Pasquini e Ferrari che non è certo questo che ci spinge ad esporci in tal senso. Anzi. La nostra posizione è chiara e ferma e non asseconda certo la pancia e il clima di questo periodo storico: dire no al raddoppio, significa destinare un’azienda al fallimento, perdere posti di lavoro, dire addio alla possibilità di portare avanti le bonifiche del sito di discarica e del sito industriale, significa non voler investire nel riutilizzo di materiale di scarto al posto di materiale vergine ecc. e noi non vogliamo questo". 

"Precisato ciò, - si legge ancora nella nota congiunta dei sindaci di Campiglia, San Vincenzo e Sassetta - la maggioranza Asiu è del Comune di Piombino. Che dia quindi un chiaro indirizzo alla società, che rispetti pure il mandato ricevuto dai suoi cittadini, ma non dica che questi Comuni non si sono mai occupati del tema perché distanti, perché questa è un’offesa per chi ci ha preceduto alla guida delle Amministrazioni ed è soprattutto una falsità che la si può verificare dai verbali delle assemblee e dagli interventi a mezzo stampa che si sono susseguiti negli anni, per non parlare degli strumenti urbanistici e degli obiettivi strategici condivisi da tutti i Comuni dal 2007 ad oggi. Aggiungo che trovo singolare la posizione di Pasquini a sostegno della posizione di Ferrari, visto che quel Comune ha scelto di non far più parte di Rimateria e quindi non ha, di fatto, più voce in capitolo sul futuro di questa società".

"Ad ogni modo - si legge infine nella nota dei tre sindaci - auspichiamo si vada al più presto alla definizione della nuova guida di Rimateria con un mandato chiaro che consenta di capire come e se continuare nella propria attività".


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