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Politica domenica 31 maggio 2020 ore 14:48

Parchi, Uniamo Suvereto non condivide il documento

Il gruppo di minoranza non ha partecipato alla votazione per il contratto di gestione relativo alla Parchi Val di Cornia, proponendo un'alternativa



SUVERETO — Per Uniamo Suvereto il documento presentato nel Consiglio comunale del 29 Maggio in merito al contratto di gestione della Parchi Val di Cornia non è accoglibile. 

"La Giunta Pasquini si allinea ancora una volta alla Giunta Ferrari a discapito di quanto costruito negli anni con la Parchi Val di Cornia. Non sono bastati tutti i rilievi mossi dal gruppo di minoranza Uniamo Suvereto ad impedire di approvare a colpi di maggioranza il contratto di servizio tra i soli Comuni di Piombino, Suvereto e Sassetta e la società Parchi Val di Cornia. Non è stato chiesto di non sottoscrivere un contratto di servizio, - hanno precisato - ma di non sottoscrivere quel contratto di servizio. In primo luogo perché questo contratto di servizio vedeva coinvolti esclusivamente il Comune di Suvereto, Piombino e Sassetta; non era stato concordato in modo unitario e condiviso con tutti i Comuni soci, come invece previsto dalla Convenzione del 2002 tra i Comuni".

"La Convenzione è tutt'ora vincolante per tutti e con essa si sanciscono impegni e finalità che non possono essere disattesi a piacimento. Il gruppo di minoranza, quale forza di centro sinistra a Suvereto, ha rivendicato e ribadito che la gestione integrata delle risorse, facenti parte del Sistema Parchi attraverso la società Parchi Val di Cornia, sia stata una modalità lungimirante di tutela e valorizzazione di tutto il nostro patrimonio territoriale, che necessita di una spinta di rinnovamento, soprattutto in un momento storico come quello attuale, anche per superare quei limiti manifestati nel tempo nella gestione amministrativa e politica della società Parchi e che il contratto che si è proposto non è in linea con questi principi e finalità".

Per Uniamo Suvereto tutto doveva passare dalla Conferenza dei sindaci.

"E' stato chiesto espressamente al sindaco Pasquini, che si presume, quindi, che abbia avuto incontri bilaterali con il nuovo CdA della Parchi di illustrare al Consiglio quali siano gli obiettivi del nuovo organo amministrativo della società di gestione. - hanno aggiunto - A lei avranno spiegato quale sia la missione ed il piano aziendale che intendono perseguire, come si è arrivati alla quantificazione ed alla ripartizione dei contributi per ciascun Comune. E' stato chiesto al sindaco quale sia la sua di visione in merito alla gestione delle risorse da parte della Parchi Val di Cornia, se e quale sia la sua progettualità e strategia. Perchè di tutto questo nel contratto di servizi non c'è traccia. Basti pensare che nel contratto di servizio tra i beni da conferire alla Parchi sono stati esclusi gli immobili nel Parco di Montioni, due perché di proprietà della Provincia e un altro di proprietà comunale che nel frattempo è franato".

In merito alla Rocca aldobrandesca e al Museo della bambola (leggi qui l'articolo collegato), la loro riapertura e una loro gestione integrata all’interno del sistema Parchi "era una soluzione che avevamo auspicato come una delle soluzioni possibili pur di valorizzare tale patrimonio culturale, ma la risposta era stata che il museo della Rocca non piaceva. - hanno sottolineato - Buttarli sul piatto ora, unilateralmente, senza una progettualità è stata evidentemente solo un'azione di facciata. Abbiamo chiesto al sindaco quando e come apriranno, quale siano le modalità operative quali siano i costi preventivati". Risposte non arrivate in Consiglio comunale.

"Ci era allora sembrato ragionevole proporre il ritiro della proposta e seguire la proposta avanzata anche dal Comune di Campiglia Marittima, di dare continuità per il 2020 al contratto di servizio del 2015 per poi aprire un confronto con il CdA della Parchi per un nuovo contratto di servizio unitario con decorrenza da gennaio 2021. Neppure presa in considerazione", hanno concluso da gruppo di minoranza che ha deciso di non partecipare alla votazione. 

I documento che prevede l'ingresso della Rocca e del Museo della bambola nel sistema Parchi è stato comunque accolto con i soli voti della maggioranza.


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