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Attualità lunedì 27 aprile 2015 ore 17:37

Bilancio 2014 approvato: tesoretto da 2,5 milioni

E' stato approvato in mattinata il bilancio consuntivo 2014: restano in cassa 2.5 milioni di euro. Dubbi delle minoranze sui crediti di Asa



PIOMBINO — Il consiglio comunale di Piombino ha approvato questa mattina il bilancio consuntivo 2014, che consente una misurazione ex post dei risultati conseguiti. Il bilancio, che ha ottenuto il parere positivo del Collegio dei Revisori dei Conti, è stato approvato con i voti favorevoli di Sinistra per Piombino, Spirito Libero e Pd. Hanno votato contro il Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista e Forza Italia Ferrari sindaco. Astenuto il gruppo Ascolta Piombino.

Nella sua relazione l’assessore alle finanze Lido Francini ha evidenziato il risultato raggiunto nella gestione finanziaria, con il raggiungimento di un saldo positivo di 2.540.273 euro per quanto riguarda la gestione di competenza, e cioè quella parte ottenuta considerando solo le operazioni finanziarie relative all’esercizio in corso, senza esaminare quelle generate da fatti accaduti negli anni precedenti. 

Ha poi evidenziato tutta una serie di difficoltà e di sforzi fatti dall’amministrazione comunale per garantire un equilibrio del bilancio corrente e degli investimenti, a seguito delle forti riduzioni dei trasferimenti da parte dello Stato e alla diminuzione delle entrate proprie per i Comuni.

“Per quanto riguarda il raggiungimento dell’equilibrio del bilancio corrente, che misura la quantità di entrate destinate all’ordinaria gestione dell’ente, il bilancio 2014 - ha spiegato l’assessore Francini - ha registrato ulteriori tagli, fino quasi all’azzeramento dei trasferimenti con pesanti ripercussioni sulla tenuta del bilancio stesso. Complessivamente il Comune è riuscito a compensare i minori trasferimenti statali con una sostanziale riduzione della spesa nel 2014 di 1.355.342 euro circa”.

“Da segnalare - ha continua Francini nella sua relazione di presentazione - che l’equilibrio di parte corrente è passato dai circa 28 milioni di euro del 2008 ai circa 22 milioni e 700 mila del 2014. Più di 5 milioni di riduzione in 6 anni e questo per la forte riduzione dei trasferimenti statali.

“Sul piano degli investimenti, nel corso del 2014 questa parte del bilancio ha dovuto scontare la contrazione delle risorse proprie, in quanto gli oneri di urbanizzazione e i proventi dalle alienazioni hanno fatto registrare un drastico calo per la crisi del mercato immobiliare e delle nuove costruzioni e non si è fatto nemmeno ricorso a un nuovo indebitamento. Da puntualizzare inoltre il fatto che dal 2013 lo Stato ha istituito il Fondo di solidarietà comunale che è alimentato con fondi degli stessi Comuni, in particolare attraverso l’IMU.

Lo Stato trattiene cioè nelle sue casse e per ciascun Comune l’Imu versata dai contribuenti comunali per alimentare il Fondo di solidarietà, con conseguente diminuzione degli introiti comunali. Successivamente, con calcoli e criteri solidaristici pressochè ignoti ai Comuni, il Governo riattribuisce quanto complessivamente trattenuto ma con ritardi clamorosi. Il nostro Comune nel 2014 ha avuto un saldo positivo di 800 mila euro. Se però si detraggono gli importi che sono stati versati al Comune come conguagli e saldi per anni precedenti, le somme effettivamente a carico dello Stato erogate ammontano a poco più di 100mila euro, un cifra pertanto irrisoria”.

Francini ha fatto poi un passaggio sul Patto di Stabilità.

“Ormai da parecchi anni la legge attribuisce al nostro Comune sul piano normativo sul Patto di Stabilità un obiettivo che potremmo definire vessatorio - ha spiegato Francini - Il Comune di Piombino ha sempre rispettato gli obiettivi imposti realizzando così per più anni consecutivi una impresa straordinaria. In ogni caso, sia per il dato proprio del 2014 sia per le conseguenze delle manovre effettuate negli esercizi precedenti, il raggiungimento dell'obiettivo ha imposto un costo pesantissimo: durante tutto l'esercizio, ogni azione ordinaria è stata compiuta alla luce dell'obiettivo del Patto.

Ogni impegno, ogni nuova opera, ogni condotta organizzativa ha dovuto essere piegata al conseguimento dell'obiettivo del Patto, mentre ingenti energie, in un periodo di tagli indiscriminati su tutti i versanti avrebbero potuto essere impiegate in interventi di miglioramento per il benessere dei cittadini. La verifica del Patto di stabilità registra un margine positivo rispetto all'obiettivo di circa 600mila euro.”

Richieste di chiarimenti e di precisazioni sono giunte dalle minoranze, soprattutto da quelle che hanno espresso voto contrario.

Da parte di Pasquinelli del Movimento 5 Stelle, è stata chiesta una sempre maggiore attenzione alle spese, alla gestione delle aziende partecipate (liquidazione Atm e Asiu con il Cdr e con il Porta a porta), Patrimoniale. Un passaggio è stato fatto sui crediti verso Asa perchè ci sia certezza del loro rientro.

Francesco Ferrari è intervenuto per evidenziare il fatto che le tasse e i tributi pagati servono per pagare dei servizi e che questo è un aspetto importante da tenere presente. Ha poi ripreso il discorso delle Municipalizzate e ha citato l’aumento della Parking Pass che non si traduce per il momento in nessuna restituzione di servizi.

Anche da parte di Rifondazione Comunista sono stati espresse riserve su alcune questioni tecniche, alle quali ha risposto direttamente il dirigente dei servizi finanziari Nicola Monteleone, sulla Piombino Patrimoniale, sul tema del debito e credito con Asa e dei crediti che il Comune ha nei confronti delle associazioni sportive.


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