Elezioni giovedì 16 maggio 2024 ore 09:52
"Abbiamo una lista competente, nessun plagio"
La Svolta ha replicato ad Albertoni in merito ai contenuti del programma elettorale, specie in fatto di sicurezza, salute e turismo
CAMPIGLIA MARITTIMA — "Una tesi bizzarra", così la lista civica La Svolta ha risposta alle accuse di plagio del programma avanzate dal candidato a sindaco di Cambiamo Futuro sui temi della sicurezza, sanità e turismo.
"Tesi bizzarra perché, se non altro, abbiamo avuto di meglio da fare in questi mesi, anziché copiare programmi che vedono sia Albertoni che Ticciati attestarsi su un piano, secondo noi, di inconsistenza e inadeguatezza rispetto ai problemi che deve affrontare questo Comune, in particolare sul rilancio economico e produttivo. - hanno commentato in una nota - Programmi che saranno in ogni caso giudicati dai cittadini al di là delle bizze infantili dei candidati che rivendicano fantasiose primogeniture. Veniamo al merito. Sulla sicurezza abbiamo usufruito del contributo preziosissimo di Marco Vaccarini, per oltre vent'anni comandante della stazione locale dei Carabinieri di Venturina Terme. Una personalità che per esperienza sul campo, lavoro svolto, grado raggiunto non ha certo bisogno di sbirciare le idee altrui e che ha contribuito fattivamente al nostro programma. Lo stesso dicasi sulla Sanità, su cui ci siamo confrontati con professionisti di rango del sistema pubblico e del presidio ospedaliero di Piombino che hanno fatto parte del Consiglio comunale di Campiglia, oltre al tessuto imprescindibile che caratterizza il terzo settore del nostro Comune. Sul turismo abbiamo in lista presidenti di associazioni del settore, oltre a professionisti e imprenditori di questo importantissimo motore di sviluppo del territorio. Come sopra su agricoltura, giovani, sport".
"Le personalità che fanno parte della nostra lista sono il frutto di un lavoro che è partito prima dal programma e che, successivamente, ha trasformato le idee in persone che le rappresentano. - hanno proseguito da La Svolta - Non sappiamo cosa abbiano fatto altri ma non ci saremmo mai permessi di sindacare il metodo di lavoro altrui. Del programma di Albertoni ci ha incuriosito, ad esempio, l'idea delle scale mobili a Campiglia. Una proposta che ha suscitato diffusa ilarità e che sicuramente approfondiremo con una certa passione. Capiamo le esigenze di visibilità e una certa propensione a considerare se stessi al centro del mondo. Fortunatamente le persone da cui apprendere qualcosa sono molte e con loro ci siamo confrontati".
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