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Attualità mercoledì 14 settembre 2016 ore 16:58

Aferpi, ok alla risoluzione proposta in Regione

Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd

Anselmi dopo l'approvazione in consiglio regionale: “Svolto bene il nostro compito, ora non mollare e tenere serrati le fila e i tempi"



PIOMBINO — "Non vi è dubbio che le acciaierie di Piombino costituiscano un luogo simbolo della storia produttiva della Toscana e, più in generale, del nostro Paese, che gli hanno consegnato un primato europeo nella produzione di prodotti siderurgici lunghi. Una leadership realizzata anche perché Piombino ha avuto la grande capacità di puntare sempre alla qualità dei propri processi produttivi. Però, oggi, dobbiamo guardare avanti, anche perché se ci attardassimo nella narrazione - pur necessaria - delle vicende che hanno portato alla crisi degli ultimi anni, commetteremmo un errore. E noi vogliamo fare questo: guardare avanti e indicare prospettive per il futuro dell’ex Lucchini sciogliendo alcuni nodi, come scritto nella risoluzione che proponiamo".

Così il consigliere regionale ed ex sindaco di Piombino Gianni Anselmi (Pd) è intervenuto a margine dell'approvazione della misura relativa alla situazione e alle prospettive dell'azienda ex Lucchini, oggi Aferpi, e che impegna la Regione a intraprendere tutte le azioni possibili per il rilancio economico della realtà piombinese senza escludere i Comuni limitrofi. A firmare il documento presentato, oltre a lui, anche il capogruppo Leonardo Marras, i consiglieri Antonio Mazzeo e Francesco Gazzetti.

Per Anselmi un sito con forno elettrico sul mare, cioè con un porto a sostegno, capace anche di smaltire l’acciaio, non esiste in Italia e aprirebbe uno scenario nuovo. "Dobbiamo affermare che lo Stato e la Regione hanno fatto bene la loro parte, che non era quella di subentrare nella proprietà facendosi carico di collettivizzare le perdite, ma di puntare all’innalzamento delle condizioni infrastrutturali del territorio per innalzarne la competitività", ha aggiunto il consigliere regionale riferendosi alle banchine del porto con fondali a -20 metri e alle ultime notizie per il finanziamento del primo lotto della 398 (leggi gli articoli correlati).

"Piuttosto sono altri i soggetti che dovrebbero svolgere proattivamente la loro parte e principalmente mi riferisco alle banche: non si può pretendere che Issad Rebrab sia l’unico soggetto in Italia a fare impresa su questi livelli esclusivamente con mezzi propri. Credo poi – ha aggiunto il consigliere - che, per quanto ci riguarda possiamo giocare un ruolo determinante soprattutto velocizzando le procedure autorizzative in grado di realizzare i piani condivisi con l’azienda. Infine, non sottovalutare la grande opportunità, sia dal punto di vista occupazionale che del risanamento ambientale, dello smantellamento degli impianti dismessi, anche in vista della prossima riunione del 26 settembre al MISE. Su tutto questo e su altri impegni contenuti nella nostra risoluzione – ha concluso Anselmi – le istituzioni mantengano fermezza sui tempi di realizzazione".


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