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Attualità mercoledì 02 marzo 2016 ore 09:10

"Aferpi, è stato un incontro interlocutorio"

Così Ugl e Fiom hanno definito l'incontro al Mise del primo marzo. Emergono le preoccupazioni per gli allungamenti riscontrati e le nuove date



PIOMBINO — "È stato un incontro interlocutorio, perché non abbiamo purtroppo ottenuto le risposte attese da noi e prima di tutto dai lavoratori”, così Ugl commenta l’incontro del primo marzo al Ministero dello Sviluppo Economico per la questione Aferpi.

Seppur sia emerso che l’azienda potrebbe dare queste risposte entro la prima decade di aprile, chi si sarebbe aspettato delle risposte chiare e concise è rimasto a bocca asciutta.

“Le nostre perplessità restano invariate”, a dirlo è il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, e il segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici con delega per Impiegati e Quadri, Paolo Di Giovine, al termine del confronto. L’incontro è stato definito positivo, ma ad oggi si assommano già notevoli ritardi sul piano di attuazione del programma. “Avremmo dovuto avere notizie concrete sul reintegro dei lavoratori nello smaltimento dei vecchi impianti e nella costruzione del nuovo impianto fusorio elettrico. – spiegano in una nota - Avremmo dovuto avere risposte anche per i lavoratori dell'indotto, che a breve vedranno scadere gli ammortizzatori sociali, evento che aprirà un nuovo e preoccupante scenario, risolvibile solo dal ministero del Lavoro. Da domani - concludono i sindacalisti Ugl - ci confronteremo con i nostri rappresentanti di Piombino”.

Dello stesso avviso è Mauro Faticanti, coordinatore Siderurgia per la Fiom che conferma il timore per l’allungamento dei tempi e della possibile uscita dagli ammortizzatori sociali.

"Siamo molto preoccupati per l'allungamento dei tempi della realizzazione di tutte le fasi del piano industriale – spiega - poiché se non vengono concretizzati in fretta gli impegni presi si rischia di andare verso la fine della copertura degli ammortizzatori sociali, con il rischio di possibili centinaia di esuberi. Per la Fiom, ma la stessa cosa è stata ribadita anche dal Governo, questo non è accettabile".

Sì, da parte dell’azienda è stato dichiarato che entro marzo contrattualizzerà l’acquisto della tecnologia per partire con i lavori della siderurgia, ma il rappresentante di Fiom avrebbe voluto sapere di più soprattutto nella parte pratica.

“Come sindacato - ha concluso Faticanti - abbiamo ribadito la richiesta, per portare lavoro, di velocizzare gli smantellamenti previsti dal piano".


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