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Politica lunedì 15 gennaio 2018 ore 15:37

"Per le bonifiche manca un progetto serio"

Carla Bezzini

Bezzini (Un'altra Piombino), a margine del summit per le bonifiche del Sin, ha evidenziato la mancanza di un progetto per il risanamento ambientale



PIOMBINO — "Sarebbe stato opportuno che i consiglieri comunali potessero verificare lo stato dell'arte di un tema tanto importante quanto incerto per il territorio", ha esordito così Carla Bezzini di Un'altra Piombino in merito al summit sulle bonifiche del Sin che si è tenuto a Palazzo Appiani (leggi qui sotto gli articoli correlati).

Proprio i consiglieri comunali avevano fatto richiesta di poter assistere; richiesta respinta visto che si è trattato di un tavolo tecnico.

"Da 18 anni si parla di bonifiche dei terreni inquinati, presupposto imprescindibile di qualunque diversificazione e ripresa produttiva; da anni sono annunciate e date per imminenti; da anni la sottosegretaria Velo, dall'alto della sua posizione influente al Ministero per l'Ambiente, sottoscrive proclami in cui dà per certi, in tempi stretti, l'avvio dei lavori e le risorse, i soliti 50 milioni. In verità, ad oggi solo una cosa è certa: tutto è ancora fermo alla fase delle gare per le progettazioni. Occorre sottolineare: gare non per la realizzazione delle opere, ma per la caratterizzazione e la progettazione. Siamo ancora alle fasi preliminari", ha commentato Bezzini.

Il timore esposto dalla consigliera di Un'altra Piombino è che quei 50 milioni si disperdano in studi, indagini e progetti. 

"Dal 2000 Piombino è stato dichiarato Sin e da allora ad oggi non uno degli oltre 900 ettari di terreno inquinato è stato bonificato. Non si è fatto assolutamente nulla: si è passati da un annuncio all'altro, da un accordo di programma all'altro, da una cabina di regia all'altra, da un commissariamento all'altro, senza aver prodotto alcunchè. Un disastro ammistrativo. Anzichè dare priorità alle bonifiche, si è preferito destinare le risorse alla costruzione di un porto smisurato. Un altro disastro, visto che oggi ci troviamo con una grande opera incompiuta, il porto, per il cui completamento occorreranno ancora ingenti risorse pubbliche e tempi biblici".

Tornando alla questione bonifiche, per a detta della Bezzini "siamo di fronte a un fallimento totale, alla mancanza assoluta di un progetto serio per il risanamento ambientale e, ciò che è peggio, alla mancata presa d'atto di questo fallimento". Stessa preoccupazione è stata espressa da un gruppo di associazioni e forze politiche e sindacali in un presidio prima davanti al Comune e poi davanti a Palazzo Appiano dove era in corso la riunione tra Invitalia, Regione e Comune (leggi qui sotto gli articoli correlati).


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