“Quella coltivazione di canapa sativa è lecita”

Il legale del giovane ha comunicato i risultati delle analisi effettuate sui campioni prelevati dal campo di località Asca

PIOMBINO — La coltivazione di canapa sativa in località Asca è lecita. Lo fa sapere l’avvocato Elena Parietti che ha seguito la vicenda del 25enne piombinese coinvolto in un’indagine avviata dalla Polizia nello scorso luglio (leggi qui sotto gli articoli correlati).

A seguito del deposito della relazione di consulenza chimico tossicologica svolta dal dottor Fabio Stefanelli, tossicologo dell'Università di Pisa, nominato dal Sostituto Procuratore Massimo Mannucci, è emerso che “tutti i 33 campioni analizzati evidenziano un tenore di THC al di sotto dello 0,2%, eccezion fatta per 3 soli campioni per i quali il valore è risultato leggermente superiore allo 0,2 ma sempre al di sotto la soglia dello 0,6% (limite previsto dalla legge che regola l'intera materia) - fa sapere il legale - Questo, finalmente, ci consente di concludere, senza ombra di dubbio, che la coltivazione è pienamente lecita, da ciò ne consegue la considerazione che si è indubbiamente trattato di un grossolano errore di cui ancora l'indagato non se ne spiega la ragione”.

Il giovane, ha ricordato l’avvocato difensore Parietti, “aveva ben operato comunicando, prima alle forze dell'ordine la dichiarazione di inizio semina, e dopo, durante i controlli, esibendo i cartellini delle semente e le fatture di acquisto. L’indagato ha sempre affermato di essere un coltivatore che opera secondo le regole. Attendiamo che la Procura, preso atto di ciò, disponga il dissequestro del terreno”.

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