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Politica domenica 03 aprile 2016 ore 11:52

I Cambiaverso credono nel turismo

E prendono alla lettera la necessità di diversificare l'economia territoriale. Gli ostacoli da superare? La burocrazia e la paura dei privati



PIOMBINO — Si è svolto il convegno "Turismo e Nautica: diversificare davvero" promosso dall'associazione Costa Toscana Cambiaverso. Ad aprire i lavori è stata Martina Pietrelli che ha esordito come in Val di Cornia non manchi la volontà di investire nel turismo e nella nautica. 

Oggi secondo il quadro fatto dall'ex assessore all'Urbanistica di Piombino il pubblico non ha più risorse e solo gli investimenti dei privati possono dare una mano a far riprendere l'economia; ma non sempre la burocrazia rende facili l'attuazione di progetti. Del resto, come spiega l'ex assessore al Turismo della provincia di Livorno Fausto Bonsignori, il 18 per cento del Pil nella provincia di Livorno è creato proprio dal turismo. Turismo, però, che deve trovare la sua vera identità (che spazia dal balneare all'enogastronomico e termale, per esempio) e il suo brand da valorizzare e promuovere. 

E' stato un incontro molto partecipato durante il quale hanno preso la parola a vario titolo diverse figure della politica e dell'imprenditoria territoriale; c'erano il vicepresidente della Chiusa di Pontedoro Fabio Biagi, il presidente dell'associazione Balneari Fabrizio Lotti e Luigi Coppola membro del Parco Nazionale dell'Arcipelago toscano per dirne alcuni. 

Un'occasione che ha permesso all'associazione Costa Toscana Cambiaverso di mettere a nudo cosa non va in questo territorio: l'erosione costiera, le ciminiere dell'Enel nella costa Est e la mancata concertazione territoriale. 

Ha preso la parola anche il consigliere comunale Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino che ha evidenziato come sono anni in cui si propone la diversificazione dell'economia, ma l'imprenditoria privata fa ancora molta paura. 

E allora Matteo Tortolini ha raccolto i commenti e esternato la volontà di aiutare lo sviluppo di tutte le attività che investono e nascono in Val di Cornia. 

Un esempio di collaborazione tra privato e pubblico, per esempio, è stato quello proposto dall'assessore del Comune di San Vincenzo Massimiliano Roventini che ha ricordato l'esperienza del porto turistico di San Vincenzo fatto da un privato; con gli oneri di urbanizzazione il Comune ha potuto fare altre opere per la città.

Insomma, l'associazione Costa Toscana Cambiaverso ha messo su un vero e proprio momento di confronto che ha dato voce a quegli aspetti di diversificazione necessari allo sviluppo della Val di Cornia.


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