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Lavoro mercoledì 31 maggio 2023 ore 09:23

“Elezioni Jsw da ritenersi nulle”

Fiom Cgil spiega il perché: “Non vi sono quindi riscontri formali rispetto a chi si è recato alle urne, poiché mancano le firme degli elettori”



PIOMBINO — Il segretario Fiom Cgil segnala una irregolarità nelle recenti elezioni dei rappresentanti sindacali all’interno dello stabilimento siderurgico Jsw a Piombino.

“A seguito dei riscontri effettuati, abbiamo fatto formale ricorso alla Commissione Elettorale avverso le decisioni assunte riguardo la elezioni alle acciaierie Jsw Steel a Piombino. - ha spiegato Massimo Bracciano - Ci risulta che i lavoratori che sono andati a votare non abbiano firmato l’apposito elenco messo a disposizione dalla direzione aziendale, così come previsto dalle norme che regolano la materia. Non vi sono quindi riscontri formali rispetto a chi si è recato alle urne, poiché mancano le firme degli elettori”.

“Il fatto è da ritenersi grave in quanto i lavoratori Jsw sono in gran parte in cassa integrazione da anni, e quindi più che mai era necessario un riscontro oggettivo di ognuno. - ha proseguito - Il Presidente del seggio aveva il dovere di far firmare l’elettore che ha votato quale prova dell’avvenuta votazione. In mancanza di tale riscontro, così come è avvenuto, le elezioni sono da ritenersi nulle a tutti gli effetti”.

Questa la distribuzione delle Rsu per i prossimi tre anni: 6 delegati alla Fim-Cisl, 5 alla Uilm-Uil, 3 alla Fiom-Cgil e 1 all’ Usb.

Per la Fiom Cgil nel 2016 si elessero 21 delegati mentre oggi 15.

“Il dato più significativo che emerge da queste elezioni è la perdita di oltre 500 posti di lavoro, senza alcun ricambio generazionale. - aveva commentato il sindacato all’indomani delle elezioni - Per la maggior parte di questi lavoratori la Fiom era il sindacato di riferimento. Prima di allora esisteva ancora l’area a caldo e tutti i reparti erano funzionanti, con un diverso rapporto lavorativo. Dopo anni di utilizzo di ammortizzatori sociali e con la maggior parte dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore, è evidente che i rapporti sono cambiati. Eravamo quindi consapevoli che questo fatto ci avrebbe penalizzato. La Fiom continuerà comunque come sempre a impegnarsi per cercare di risolvere i problemi dei lavoratori e per cercare di riportare lo stabilimento a produrre acciaio”.


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