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Lavoro lunedì 16 luglio 2018 ore 20:01

Jsw, verso il closing ma serve summit con Di Maio

Le Rsu e le segreterie provinciali si sono riunite in vista del passaggio ritenuto decisivo per il futuro della fabbrica piombinese



PIOMBINO — Potrebbe slittare alla prossima settimana la firma del nuovo accordo di programma che segnerà il futuro dello stabilimento siderurgico piombinese, ma le organizzazioni sindacali si sono riunite per fare il punto.

All'appello le Rsu Aferpi e Piombino Logistics e le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm. "Nei prossimi giorni - hanno riferito in una nota - dopo aver superato tutte le varie sospensive (modifiche all'Accordo di programma, Accordo sindacale e via libera dal Comitato di Sorveglianza), si dovrebbe arrivare al definitivo closing tra Cevital e Jindal. Riteniamo fondamentale questo passaggio che potrà permettere allo stabilimento di ripartire fin da subito con la laminazione dei tre treni, di potere partecipare ed acquisire una commessa decisiva come quella delle rotaie per le Ferrovie dello stato oltre a lavorare per recuperare fette di mercato e clienti persi in questi anni, dare il via alle procedure per iniziare gli smantellamenti delle aree e cominciare gli studi per dare il via alla costruzione dei nuovi impianti che permetteranno allo stabilimento di Piombino di tornare a produrre acciaio in maniera eco-compatibile".

Il progetto presentato dal gruppo indiano Jsw Steel è ambizioso e procede per step (leggi qui sotto l'articolo correlato). Decisivi e rivelatori della bontà delle intenzioni dell'imprenditore indiano saranno i primi mesi del 2019 e come sperano i sindacati servirà a "ricreare le condizioni per dare lavoro non solo a tutti i lavoratori diretti, ma creare nuovo opportunità anche ai molti lavoratori dell'indotto che hanno visto in questi anni chiudere molte aziende rimanendo senza più neanche un sussidio economico".

Tasto dolente il nuovo governo con il quale non è stato ancora possibile chiedere la garanzia degli ammortizzatori sociali per tutta la durata del piano industriale. "E' un atto grave e riteniamo che la presenza del ministro o dei suoi esponenti politici non sia più rinviabile nei prossimi incontri. - hanno ribadito - Durante l'ultima riunione al Mise il ministro (Di Maio, ndr) era impegnato in un'altra vertenza ma, essendo questa terminata prima della riunione Aferpi, riteniamo che avrebbe potuto e dovuto venire dai rappresentanti dei lavoratori almeno per dimostrare il proprio interesse per la vertenza di Piombino".

Fim, Fiom e Uilm sono a richiedere un incontro urgente  specie in previsione del closing tra Cevital e Jindal previsto nei prossimi giorni. Ancora da chiarire, infatti, la questione del proseguo degli ammortizzatori sociali. Pronti a mettere in atto tutte le iniziative necessarie per ottenere la convocazione.


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