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Attualità mercoledì 03 aprile 2019 ore 19:13

Rimateria, dalla Regione una nuova diffida

Quindici giorni per sistemare risultate non conformi. Ecco le inosservanze segnalate da Arpat e Capitaneria di Porto recepite dalla Regione



PIOMBINO — Arriva dalla direzione Ambiente ed Energia, settore bonifiche e autorizzazioni rifiuti della Regione Toscana la nuova diffida alla società Rimateria, nella qualità di gestore subentrante e concessionario dell'area in cui insiste la discarica a Ischia di Crociano. 

Nella diffida si chiede di eliminare "le inosservanze riscontrate da Arpat e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, Nucleo Operativo di Polizia Ambientale di Livorno, a tutela delle matrici ambientali interessate, entro quindici giorni dalla data di ricevimento del presente atto".

Sono state evidenziate le seguenti criticità: per quanto riguarda il corpo discarica dall’ispezione visiva dei moduli 1, 2 e 3 è risultato che i moduli, che sono stati completati entro il 2010, non risultano ancora muniti di copertura temporanea o definitiva, l'unica superficie della porzione nord che risulta impermeabilizzata è quella esterna, corrispondente ai moduli 7 e 8 della discarica Rimateria; per quanto riguarda la gestione del percolato in base alle verifiche effettuate è risultato che il sistema di gestione del percolato non è attivo, né presidiato, allo stato attuale il percolato prodotto risulta confinato all’interno del sistema dei pozzetti e delle vasche adibite alla sua raccolta e stoccaggio; per quanto riguarda la gestione delle acque meteoriche è stato evidenziato che secondo l’atto autorizzativo le acque meteoriche della discarica e dei piazzali pavimentati sono drenate verso una vasca di raccolta e decantazione da 500 m3 che scarica nel fosso Corniaccia, scarico attualmente fuori esercizio perchè la vasca è stata posta sotto sequestro dal 9 Maggio 2018 su richiesta della Guardia Costiera; per quanto riguarda il controllo documentale è mancata la consegna delle relazioni annuali riferite alle attività di controllo e gestione dell’installazione degli anni 2016 e 2017, dei formulari di trasporto del percolato prodotto dalla discarica relativi agli anni 2016, 2017 e 2018, dei registri di carico e scarico anni 2016, 2017 e 2018 e delle analisi di caratterizzazione del percolato relativi agli anni suddetti venendo a mancare il rispetto dell'autorizzazione Aia in quanto risulta non applicato, secondo Arpat, il Piano di Monitoraggio e Controllo.

Il documento è stato adottato il 3 Aprile 2019 e inviato tramite Pec a Rimateria, Arpat, Lucchini in amministrazione straordinaria, Capitaneria di Porto, Agenzia del demanio, Comune di Piombino, Dipartimento della prevenzione della Azienda Usl Toscana Nord Ovest e Procura della Repubblica di Livorno.

La diffida impegna Rimateria a risolvere tutte le questioni entro 15 giorni: riprendere la corretta gestione del percolato, così come definita nell’atto autorizzativo; smaltire il percolato attualmente presente nei pozzetti e nelle vasche; ripristinare e adeguatamente manutenere i sistemi di alimentazione elettrica e di collegamento idraulico; ripristinare i sistemi di accesso per il controllo visivo, o in automatico, dei livelli del percolato all’interno delle vasche di stoccaggio; riattivare tutte le attività di controllo e monitoraggio della discarica, compresi gli obblighi comunicazione previsti, così come riportate nell’Allegato Tecnico n. 2 “Piano di Monitoraggio e Controllo” all’AIA n. 276 del 30.10.2007 e smi, inviando ad Arpat e alla Regione Toscana il crono-programma dei controlli previsti per l’attuale annualità; a campionare e analizzare, entro 5 giorni, ovvero al primo evento meteorico utile, le acque meteoriche dilavanti l’area circostante la discarica in argomento, comunicando ad Arpat e alla Regione data e ora del campionamento per un’eventuale analisi in contraddittorio nonché gli esiti delle determinazioni analitiche.

Sarà Arpat sul responsabile del controllo dell'attuazione della diffida. La Regione si riserva, in caso di inadempimento nei termini prescritti dalla presente diffida, di procedere all’escussione delle esistenti garanzie finanziarie e all’esercizio del potere sostituivo per riportare alla conformità la gestione operativa, procedere alla successiva chiusura in sicurezza nonché alla gestione post chiusura della discarica. Si precisa, infine, che nel caso in cui le operazioni non dovessero essere totalmente coperte dall'importo della garanzia finanziaria, la Regione si riserva ogni azione legale in danno nei confronti dei soggetti responsabili.


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