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Attualità mercoledì 16 ottobre 2019 ore 16:12

Pesca negli impianti di maricoltura e nei porti

Foto di repertorio

Le associazioni di pesca e i diving center potranno utilizzare spazi portuali e quelli legati alla maricoltura per lo svolgimento delle loro attività



PIOMBINO — A breve le associazioni di pesca e i diving center potranno utilizzare gli spazi sia portuali che quelli legati alla maricoltura per lo svolgimento delle loro attività sportive e ricreative.

Con l’obiettivo di valorizzare l’economia del mare nel nostro territorio, mettendo in sinergia gli impianti di maricoltura già esistenti e le richieste avanzate dai gruppi sportivi locali di pescatori e di titolari dei centri immersione, l’Amministrazione comunale ha approvato una delibera con la quale si dà mandato all’ufficio demanio marittimo di avviare il progetto.

L'economia del mare è uno dei settori fondamentali di diversificazione del territorio di Piombino che guarda al futuro. – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici e al Demanio Riccardo Gelichi – Questo progetto in particolare scaturisce da esigenze diverse. Da un lato gli impianti di maricoltura (itticoltura e mitilicoltura) rappresentano contesti di attrazione di molte specie marine. Di conseguenza sono aree di interesse per la pesca sportiva e per altre attività turistico ricreative come il diving. La presenza di tonni, delfini ed altre specie simili rappresenta infatti una grande attrattiva per gli appassionati delle immersioni. Dall’altro lato anche le strutture portuali esistenti possono costituire un luogo di attrazione per questo tipo di attività. Le associazioni di categoria richiedono infatti da anni la possibilità di accedervi attraverso un’apposita regolamentazione”.

Il primo passo di questa operazione sarà pertanto l’elaborazione di un protocollo d’intesa tra il Comune e le autorità marittime (Autorità di Sistema Portuale, Capitaneria di Porto), le associazioni sportive locali di pesca, i diving, i titolari delle concessioni per gli allevamenti ittici e dei porti turistici, che regolamenti l’accesso alle aree per consentire questa attività.

Attualmente le attività di maricoltura esistenti nel Comune di Piombino, in gabbie galleggianti di tipo off-shore per l'allevamento di spigole ed orate e di mitilicoltura per l'allevamento di cozze, si estendono su un'area marina di due miglia quadrate, e costituiscono il più grande polo italiano di acquacoltura per una produzione attuale di circa 3000 tonnellate annue ed un impatto occupazionale di oltre 100 addetti, può costituire il volano di attrazione per ulteriori attività legate al turismo e più in generale all'economia del mare. Questi impianti, soprattutto quelli di mitilicolutra, si trovano spesso a contrastare gli attacchi di grandi banchi di orate che danneggiano la loro produzione in modo significativo (circa 80 t/a). La pratica della pesca sportiva in questi spazi può essere quindi utile anche per contrastare questa difficoltà.


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