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Attualità sabato 09 aprile 2022 ore 14:13

“Non si sacrifichi economia di porto e territorio”

Francesco Ferrari

Ferrari risponde alle critiche di Giani per il rigassificatore: “Il Governo non può ignorare la necessità di tutelare l’economia del territorio”



PIOMBINO — Scontro tra il presidente della Regione Toscana e il sindaco di Piombino Francesco Ferrari a proposito della nave rigassificatore che, stando alle parole del ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, sarà ormeggiato nello scalo piombinese per due anni. A non andare giù al presidente Eugenio Giani sarebbe stata, come rispondendo ai giornalisti a margine di una conferenza stampa a tema sanità a Firenze, la presa di posizione del sindaco Francesco Ferrari contro il progetto per le ripercussioni che possano avere sull’economia e lo sviluppo cittadino. Presa di posizione che secondo Giani servirebbe solo ad accontentare qualche comitato del no, per poi paragonare l’ormeggio della nave rigassificatore all’accoglienza della nave da crociera Costa Diadema in piena pandemia. 

Non è tardata ad arrivare la replica da parte del sindaco di Piombino. 

“Piombino ha un cuore grande. Lo ha dimostrato infinite volte, come, ad esempio, con la Costa Diadema, accolta dal nostro porto poiché reietta da tutti gli altri. Non ebbi problemi, quella volta, a dire sì, nonostante le criticità sanitarie. Ma eravamo in lockdown, il traffico era pressoché azzerato e quella nave rimase attraccata in banchina per poco più di due mesi. Mi permetto quindi di affermare che il presidente Giani sbaglia a paragonare quella scelta alle mie recenti esternazioni sulle gravi criticità che una nave rigassificatrice provocherebbe alla nostra città. - ha affermato Ferrari - Il nostro non è un no ideologico né preconcetto: siamo assolutamente consapevoli della delicata crisi politica ed energetica che sta attraversando l’Italia. Il presidente della Regione Toscana era presente alla riunione con Snam e Autorità portuale. Riunione nella quale, con chiarezza e trasparenza, avevamo affermato che il Comune di Piombino non sarebbe stato contrario al rigassificatore solo a fronte di garanzie sulla tutela dell’economia del territorio, del porto e della diversificazione in atto. In quella riunione, avevamo anche affermato che prima di ogni cosa il Governo avrebbe dovuto impegnarsi, con un atto scritto chiaro e incontrovertibile, per avviare le tanto attese bonifiche e risolvere l’annosa vertenza Jsw, facendosi così garante di quella transizione ecologica che ci auguriamo sia un reale progetto politico e non soltanto un’altisonante etichetta. Fummo chiari, in quella riunione, e ci parve pure di ricevere l’apprezzamento di Eugenio Giani che si era fatto, peraltro, portavoce della nostra richiesta e del Patto per Piombino. Quando abbiamo letto della decisione del Governo di piazzare il rigassificatore a Piombino senza nessuna delle preventive garanzie che avevamo chiesto non potevamo certo rimanere in silenzio. In sostanza, - ha concluso - il ragionamento che convintamente ci guida è ancora una volta lo stesso: siamo disponibili solo a patto che non si sacrifichi l'economia del porto e sia sostenuta la riconversione ambientale”.

Sostegno al sindaco Ferrari è arrivato anche dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Francesco Torselli e Alessandro Capecchi consigliere regionale Fdi e membro della Commissione Ambiente. “Appena il Governo dei migliori si è pronunciato sul rigassificatore di Piombino, il presidente ha chinato la testa sconfessando quanto dichiarato nelle settimane scorse. - hanno commentato - E' assolutamente inaccettabile sentire un presidente di Regione riprendere in quei termini il sindaco di una città. Piombino ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo per i madornali errori della sinistra toscana. La città non può più aspettare”.

Anche il consigliere della Lega Marco Landi ha aggiunto: “No a decisioni che passano sulla testa dei cittadini, tanto più se si parla di una realtà, come Piombino, che ha subito già troppo. Se, come pare, abbiamo ancora un anno di tempo prima della messa in funzione del rigassificatore in un porto italiano non si prendano decisioni senza valutare pro e contro e senza coinvolgere le istituzioni locali e la cittadinanza”.


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