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Politica giovedì 03 giugno 2021 ore 14:27

"Ambiente e lavoro non devono essere in conflitto"

Cantiere Comune è intervenuto a sostegno dei lavoratori Rimateria che oggi hanno manifestato per chiedere risposte sul loro futuro



PIOMBINO — Cantiere Comune, formato da A Sinistra, Agorà Progetto Comune e Associazione Uniamo Suvereto, hanno firmato una nota congiunta a sostegno dei lavoratori Rimateria che questa mattina si sono ritrovati davanti al municipio di Piombino preoccupati per il loro futuro dopo l'annunciato fallimento della società che gestisce la discarica a Piombino. 

"Al momento non sembrano esserci prospettive di ammortizzatori sociali né vi è traccia dei promessi ricollocamenti. - hanno commentato - Per questo motivo guardiamo con crescente preoccupazione alle crisi aziendali che stanno attanagliando il nostro territorio, con un rischio sempre più concreto di ulteriori perdite di posti di lavoro e con equilibrio sociale finora faticosamente mantenuto ma che rischia di collassare da un giorno all’altro".

"Se questa è la realtà, fomentare l’idea che ci possa essere un conflitto tra ambiente e lavoro, che la tutela ambientale si debba perseguire riducendo l’attività economica o meglio la creazione di valore economico e dunque distruggendo posti di lavoro senza creare i presupposti per una concreta diversificazione, non è solo fuorviante ma anche estremamente pericolosa. - hanno spiegato - Noi riconosciamo pienamente le ragioni dell’ambientalismo ma siamo convinti che in generale si debba cercare di uscire dalla contrapposizione tra un industrialismo lesivo dell’ambiente e un anacronistico ambientalismo antindustrialista. Se è vero che i potenziali volani di sviluppo del nostro territorio sono molteplici è altresì vero che, per molti di questi, non esiste possibilità di ulteriore implementazione se non passando dalle bonifiche di aree ormai già altamente compromesse o da un’industria che sia posta nelle condizioni di dover necessariamente investire in sostenibilità ambientale. Il tema dell’ambiente e quello della difesa del lavoro, della dignità della persona e della giustizia sociale non possono e non devono entrare in conflitto. Nel breve termine può anche essere una strategia che crea consenso, ma a lungo termine potrebbe trasformarsi in una polveriera perché solo con il benessere ci si può difendere dalle catastrofi ambientali".

"In economia sono sempre possibili circoli virtuosi e circoli viziosi ed è qui che entrano in gioco la politica ed il buon governo per un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo per la mancanza di serie politiche industriali nazionali. Le belle parole del 2 Giugno non bastano più", hanno concluso.


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