Nuova richiesta del Rapporto definitivo sicurezza

Il Comitato Salute Pubblica ha firmato una nuova richiesta per poter avere visione del documento atteso da mesi

PIOMBINO — Il Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia ha inviato in allegato una nuova richiesta agli Enti preposti per avere visione del Rapporto Definitivo di Sicurezza, riguardante l'autorizzazione all'attività della nave rigassificatore Golar Tundra nel porto di Piombino. La nuova lettera, indirizzata al Comitato Tecnico Regionale della Toscana, al Ministero dell’Ambiente, alla Capitaneria del Porto di Piombino e al Commissario Straordinario Rigassificatore Golar Tundra, segue le richieste fatte a Giugno e Luglio.

“Con la presente veniamo di nuovo a richiedere copia del Rapporto Definitivo di Sicurezza (RDS) inerente la nave Golar Tundra, rapporto presentato dalla Soc. Snam e approvato da codesto Comitato nella Conferenza dei servizi del 16 Giugno. - si legge nella lettera - Vi abbiamo scritto in data 19/06/2023 e in data 25/07/2023 e poiché sono decorsi i termini dalla richiesta, desumiamo che si sia formato il silenzio rifiuto. Spiace molto che un organo tecnico di così grande competenza e professionalità non abbia accolto la nostra richiesta, non permettendo alla popolazione piombinese di conoscere l’elaborato determinante che ha fatto sì che la Gola Tundra potesse operare in tutta sicurezza”.

“Il Rapporto definitivo di sicurezza è parte integrate e sostanziale del progetto di rigassificazione; pertanto, non si comprende come mai tutti gli altri elaborati del progetto del rigassificatore sito a Piombino, compreso il Rapporto Provvisorio di Sicurezza, siano stati resi pubblici meno quest’ultimo elaborato. - hanno proseguito - In un incontro tra i Componenti di codesto Comitato e i Comitati cittadini presso la Prefettura di Livorno ci è stato riferito che avevate chiesto alla società Snam il consenso al rilascio del Rapporto definitivo di sicurezza, rimarcando che, essendo un documento di un privato, avreste provveduto al suo rilascio solo dietro il consenso di questo. Evidentemente Snam non ha dato il consenso, ma è la Pubblica Amministrazione che, in ultima analisi, deve decidere se rilasciare o meno un atto facendo una ponderazione tra l’interesse pubblico e quello privato e qui vi è in gioco l’interesse di una intera comunità che ha diritto ad avere notizie su aspetti che riguardano la propria sicurezza”.

“Vogliamo ancora confidare che la Pubblica Amministrazione, con i suoi uffici preposti alla difesa della sicurezza della popolazione, venga incontro a richieste della collettività”, ha concluso il Comitato Salute Pubblica.

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