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Politica mercoledì 06 luglio 2022 ore 18:21

“Si dica cosa si vuole fare di Villamarina”

Alleanza per Piombino: “Inaccettabile ascoltare proposte di tavoli e confronti per poi ogni giorno assistere all'indebolimento di quello che c'è”

PIOMBINO — “Non è servito nemmeno un consiglio comunale monotematico sulla sanità per far capire alla Asl e alla Regione Toscana lo stato di difficoltà dell'ospedale piombinese. Quasi ogni giorno si leggono notizie poco rassicuranti per i cittadini non solo di Piombino ma anche della Val di Cornia, non ultima quella riguardante il reparto di emodialisi”, così Alleanza per Piombino torna a denunciare la situazione dell’ospedale di Piombino.

“Pare chiarissimo che l'ospedale unico Piombino e Cecina non sia decollato, e forse serve più per bisogno causa direttive ministeriali anziché per un servizio di livello da dare ai pazienti. - hanno proseguito - Registriamo che a causa della mancanza del personale saranno ridotte le prestazioni di dialisi, non ci sarà più la reperibilità per pediatri e ginecologi oltre che tutti gli altri problemi che da anni vengono denunciati. E intanto le liste di attesa, in generale, per le prestazioni a Piombino crescono mettendo sempre più difficoltà nei pazienti ma anche negli operatori sanitari che ringraziamo per tutto l'impegno che costantemente impiegano”.

“Il tempo delle promesse è finito, non si può accettare che Piombino torni alla ribalta solo per questioni negative, anche la nostra città merita attenzione e rispetto. - hanno commentato - Si proceda con le case della salute, si proceda con tutti gli strumenti necessari per garantire un vero diritto alla salute e alle cure per i cittadini ma soprattutto si dica con chiarezza cosa si vuole fare di Villamarina. È inaccettabile ascoltare proposte di tavoli e confronti, che sarebbero opportuni e necessari, per poi ogni giorno assistere allo smantellamento e all'indebolimento di tutto quello che c'è”.

“La Regione Toscana - hanno concluso - intervenga subito con un piano vero di restauro dei servizi e dell'ampliamento delle risorse umane affinché si garantisca ad un'intera comunità quello di cui necessita. Non è più tempo di barricate o altro perché a rimetterci sono solo i cittadini che di certe situazioni non hanno nessun tipo di colpa”.

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