Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 10:50 METEO:PIOMBINO12°25°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
lunedì 29 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
«Usa il tuo voto, non lasciare che gli altri decidano per te»: il video del Parlamento Ue in vista delle elezioni

Politica domenica 06 dicembre 2020 ore 13:38

"Carenza di programmazione territoriale"

Partito Democratico

Dalla Federazione Pd critiche all'Amministrazione dopo il caso Sicmi: "Amministrazione incapace dopo 2 anni di dotarsi di nuovi strumenti urbanistici"



PIOMBINO — "E' estremamente grave, nella situazione di crisi economica ed occupazionale in cui si trovano Piombino e la Val di Cornia, lasciare che un’azienda come la Sicmi See Style, che con 120 dipendente si occupa della costruzioni di scafi per grandi yacht, abbandoni il territorio per trasferire altrove la propria attività". Così la segreteria della Federazione del Pd sulla vicenda Sicmi (leggi qui l'articolo collegato).

"Da anni si parla di diversificazione economica, dello sviluppo della filiera dell’acciaio, di economia del mare e di cantieristica. E’ una contraddizione incomprensibile che di fronte a grandi spazi inutilizzati e alle potenzialità che può esprimere il nostro porto, sia proprio un’azienda cantieristica costretta a gettare la spugna per carenze infrastrutturali. Di fronte alla dichiarata volontà dell’impresa non c’è spazio per tergiversare: l’amministrazione comunale insieme all’Autorità portuale, alla proprietà e ai sindacati attivi subito un tavolo di confronto con l’obiettivo di superare i problemi lamentati dall’azienda. Questa volta non ci sono problemi di mercato, di mancanza di ordini di lavoro o una improvvisa difficoltà finanziaria. Anzi, siamo di fronte all’opportunità di sviluppare ulteriormente un settore a cui possono legarsi prospettive di lavoro e di crescita del territorio e del porto. - e si aggiunge -  La responsabilità di questa ulteriore doccia fredda per la città è dovuta alla carenza di programmazione territoriale sbandierata sui social ma lasciata al palo da un’Amministrazione incapace dopo quasi due anni di dotarsi di nuovi strumenti urbanistici e più incline a tagliare nastri di opere progettate e finanziate da altri che ad affrontare i problemi reali. Un’assenza di ascolto legata a una assoluta incapacità di costruire una prospettiva in grado di sollevare il territorio dalla crisi in cui si è trovato in seguito al ridimensionamento della siderurgia".

"Non va bene. - hanno commentato dalla Federazione Pd - Non va bene la passività che questa Amministrazione sta dimostrando intorno alle prospettive di una riconversione dell’industria, non va bene la genericità di un approccio sui temi del lavoro indicando cambiamenti nella totale incapacità di costruirli in concreto. Il cambiamento non è una merce da vendere sul mercato dei social. È fatto di progettualità di cui finora non si è vista neppure l’ombra. Con quali progetti l’amministrazione comunale di Piombino è in grado di presentarsi all’appuntamento con i soldi che arriveranno dall’Europa con il Recovery Fund? Si è avuto il tempo di pensarci tra un selfie e un altro? La capacità di illusione è efficace ma dura poco. Si cominci a confrontarsi con i problemi reali e a costruire le soluzioni. Quella di un’azienda che sta occupando 120 persone è la prima della serie".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Un 13enne si è introdotto nel cortile della scuola ed è salita sulla rampa antincendio per arrivare al tetto. Indagano i carabinieri
DOMANI AVVENNE
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Blue Lama

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Politica

Cronaca

Lavoro

Politica