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Politica giovedì 01 agosto 2019 ore 17:30

Discarica, il Pd chiede i documenti ufficiali

Note, documenti o atti? Firmata la richiesta per avere copia dei documenti inviati in Regione e degli studi fatti per arrivare a stoppare il raddoppio



PIOMBINO — "Apprendiamo dalla stampa che l’Amministrazione comunale avrebbe inviato alla Regione degli atti in cui si oppone al rilascio della Via, in riferimento al raddoppio della discarica. In particolare si parla di 'atto in autotutela di revoca parziale del parere positivo fornito lo scorso aprile'". Così ha esordito il capogruppo Pd Angelo Trotta in merito alla notizia diffusa dall'Amministrazione comunale sull'invio di due documenti per lo stop al raddoppio della discarica (leggi qui l'articolo correlato).

E proprio in merito a questi documenti, inizialmente definiti atti e poi note, il capogruppo Pd, sulla scia di quanto avanzato in una mozione d'ordine in Consiglio comunale di mercoledì 31 Luglio, è a chiedere dei chiarimenti. 

"Si richiedono alcune precisazioni: un atto in autotutela da parte di una pubblica amministrazione prevede che si annulli un provvedimento preso in precedenza. Nel caso specifico, si trattava di un parere tecnico positivo sulle distanze fra discarica e centri abitati, emerso da una Conferenza dei Servizi svoltasi nei primi mesi del 2019, in cui emerse il rispetto delle distanze previste dalla legge. Nel caso in cui questo parere tecnico sia oggi considerato superato, - ha spiegato Trotta - significa o che sono stati fatti degli errori di misurazione nelle precedenti analisi tecniche o che sono emersi nuovi elementi prima non esaminati. In entrambi i casi si richiede: copia del verbale della Conferenza dei Servizi che ha portato ad aprile al parere positivo nell’ambito del procedimento di Via; copia del verbale della nuova Conferenza dei Servizi, a cui fa riferimento l’atto di autotutela inviato ieri alla Regione con le nuove misurazioni e il riconoscimento degli errori della precedente analisi tecnica".

Qualcosa non torna anche per il riconoscimento di Colmata centro abitato. "Per quanto riguarda la definizione di Colmata come centro abitato, ricordiamo che va preso come riferimento quanto dichiarato nel Codice della Strada. - ha aggiunto il consigliere Pd - L’analisi svolta da polizia municipale e lavori pubblici, in occasione della redazione del Regolamento Urbanistico nel 2012/2014, (si richiedono i verbali e cartografie) riportarono la non conformità di Colmata alle prescrizioni richieste per essere definito centro abitato. Un ulteriore approfondimento fu richiesto nei primi mesi del 2019 sempre agli stessi uffici e anche questo passaggio evidenziò l’impossibilità di definire Colmata centro abitato per motivi puramente tecnici. Si richiedono pertanto i verbali e cartografie dell’approfondimento fatta nei primi mesi 2019, i verbali dei nuovi approfondimenti che hanno portato alla relazione tecnica sulla possibilità di definire Colmata centro abitato; le nuove cartografie con le specifiche di cosa sia cambiato negli ultimi mesi per aver prodotto una diversa conclusione tecnica; la delibera di giunta di presa d’atto di questo cambiamento per dare mandato agli uffici di modificare le tavole del Regolamento Urbanistico".

Insomma, il Pd ha chiesto tutta la documentazione preliminare alla produzione di questi due documenti inviati alla Regione e viene chiesto che di ciò si possa parlare in Quarta Commissione.


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