Un Atletico Piombino grintoso pareggia a Uliveto

PIOMBINO — Il Piombino è uscito fuori dal periodo buio, questo è il messaggio positivo che proviene da Uliveto Terme, in questa giornata grigia e nuvolosa trascorsa alle pendici del Monte Serra. Abbiamo visto ancora una volta unasquadra combattiva e determinata, che ha sbagliato troppo in fase conclusiva, che spesso non è stata precisa nei passaggi importanti, ma che ha lottato alla pari contro un indomito Urbino Taccola. Venturi ha messo in campo un 3-5-2 molto guardingo: difesa a tre, centrocampo folto, un solo attaccante di ruolo e un trequartista di appoggio. Questi gli undici di partenza: Favilli tra i pali; Martelli, Castellazzi e Fatticcioni in difesa; Bulli e Biondi sulla linea mediana; Politi tornante sulla fascia destra; Lepri tornante sulla fascia sinistra; Barchi mezzala, Lunghi trequartista e Paini centravanti. L’Urbino Taccola schiera il numero 6 Thomas Oshadogan (classe 2003), figlio d’arte; il padre - Joseph Oshadogan - ha un passato con molte presenze in serie A con Foggia e Pisa, con una parentesi al Monaco nella Ligue 1, vanta anche 3 presenze in Nazionale Under 21ed è stato uno dei primi giocatori di colore a indossare la maglia della nazionale. Da notare che lo stadio di Uliveto Terme, dotato di una tribuna capiente dalla quale si vede la gara molto bene, ha un terreno di gioco così dissestato da far invidia al Magona, nonostante il manto erboso. La palla rimbalza per tutta la gara dove vuole lei e non è facile imbastire azioni di gioco senza fare errori, persino i due rigori (causati da falli di mano in area)sono in parte imputabili a rimbalzi fasulli del pallone sul terreno di gioco. Veniamo alla partita giocata. Il Piombino soffre la pressione dell’Urbino Taccola solo nei primi dieci minuti, rischia al 1’ per un calcio di rigore non concesso ai locali, poi si scuote e va in avanti deciso con Lepri che si mangia un gol all’8’, a conclusione di una bella azione solitaria, quindi va in vantaggio al 17’ su rigore trasformato da Lunghi, concesso per un fallo di mano in area. Tutto il primo tempo è di colore nerazzurro; ci provano Martelli (21’) e Lunghi (33’); al 35’ Venturi deve togliere Lepri - non al meglio fisicamente - e inserire Marinelli, con la squadra che perde dinamismo, anche se proprio Marinelliimposta una buona azione per Paini che calcia, ma il suo tiro è deviato in angolo (40’); infine un colpo di testa di Fatticcioni (41’) parato dal bravo Bulleri chiude la prima parte della gara. Il secondo tempo si apre sotto auspici diversi, l’Urbino Taccola è subito in attacco con Cavallini, ma Favilli è attento. Al 10’ comincia la girandola delle sostituzioni con la squadra di casa che cambia Arrighini con Nassi (10’), mentre il Piombino fa entrare Gentili per Lunghi. Proprio dal piede di Gentili - utilizzato nello stesso ruolo di Lunghi come trequartista mentre rende di più sulla fascia destra - parte un bel lancio per Paini (14’) che non concretizza. I locali si fanno pericolosi con Cavallini, che (al 17’) tira di testa ma la palla finisce fuori; il gol è nell’aria e giunge su rigore (al 26’), decretato per un fallo di mano in area di Fatticcioni, segna la mezzala Castellacci, implacabile. Al 28’ esce Politi ed entra Galeone, che gioca molto bene sulla fascia destra e cerca di far salire la pressione del Piombino, ma non vengono create occasioni eclatanti. Sale in cattedra l’assistente numero 1 (De Feudis di Firenze), che richiama l’attenzione dell’arbitro e fa espellere il numero 12 dell’Urbino Taccola (Myrtaj), reo di aver pronunciato (in panchina) una frase offensiva all’indirizzo del direttore di gara. Non cambia niente sul terreno di gioco, solo due sostituzioni: per il Piombino Talocchini rileva Barchi (36’), mentre nelle file dei locali Desideri sostituisce Bertolini (39’). Nel Piombino sottolineo la prova magistrale di Martelli, che ha sempre anticipato con classe ed eleganza il diretto avversario, prendendosi il lusso anche di impostare azioni offensive. Molto bene tutto il reparto difensivo e il centrocampo, anche se ci sono stati alcuni errori di troppo in fase di rifinitura e di conclusione. Paini, sempre molto attivo e instancabile - come Gentili dal momento in cui è entrato - è stato lasciato spesso troppo solo in avanti. Ottima la prestazione di Lunghi che cresce di partita in partita e che ha trasformato con freddezza un calcio di rigore. Il pareggio alla fine accontenta tutti, anche se è il Piombino ad avere da recriminare, visto il numero di occasioni da gol create. Alla luce dei risultati, se il Piombino avesse vinto, adesso occuperebbe il quinto posto in graduatoria. In ogni caso un punto fa muovere la classifica e dall’alto dei 25 punti (fuori zona play out) vediamo un Porta Romana alla deriva (7) e un Sant’Andrea lontanissimo (12) che domenica prossima scenderà al Magona, fornendo al Piombino la possibilità di prendere il volo.

TABELLINO

Urbino Taccola - Piombino 1-1

Urbino Taccola: Bulleri (8), Romeo (6), Franchi (6), Pacciani (7), Anichini (6), Oshadogan (7), Cavallini (7), Castellacci (7), Cosi (6), Bertolini (7) (36’ 2t Desideri, ng), Arrighini (6) (10’ 2t Nassi, 6). All. Taccola (6).

Atletico Piombino: Favilli (7), Martelli (9), Castellazzi(7), Bulli (7), Fatticcioni (8), Biondi (7), Politi (7) (28’ 2t Galeone, 7), Barchi (7) (36’ 2t Talocchini, 7), Paini (7), Lunghi (8) (10 2t Gentili, 7), Lepri (7) (35’1t Marinelli, 7). All. Venturi (7).

Arbitro: Simoncini di Pontedera (6)

Assistenti: De Feudis (5) e Ballarino (6) di Firenze

Reti: 18’ 1t Lunghi (rig.) - 26’ 2t Castellacci (rig.)

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