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Attualità giovedì 27 giugno 2019 ore 12:30

Sulle tracce dei nidi di tartaruga marina

Segnalato il primo nido toscano di tartaruga Caretta Caretta. Attivata la rete per il controllo di tutto il litorale. Nel 2018 un nido a San Vincenzo



VAL DI CORNIA — E' stata rinvenuta sulla spiaggia di Cecina la prima nidificazione di Caretta caretta del 2019 in Toscana. Per il sesto anno consecutivo gli esemplari di tartaruga marina hanno scelto la parte sud del Santuario dei cetacei come luogo di nidificazione. 

Nell'estate 2018 un esemplare di tartaruga Caretta caretta aveva scelto un tratto di spiaggia del parco di Rimigliano a San Vincenzo per deporre le sue uova (leggi qui l'articolo correlato)

La prima nidificazione segnalata in Toscana risale al 2013 a Scarlino, nel 2015 poi sul Tombolo della Giannella dove tra il 6 ed il 10 settembre hanno visto la luce 63 piccole tartarughe; nel 2016 a Capalbio dove è stato presidiato un sito di nidificazione a seguito di un documentato avvistamento che però non ha dato seguito a nessuna schiusa; c'è stata poi la grande nidificazione del 2017 a Marina di Campo dove vennero alla luce 103 esemplari. L'anno scorso, ben quattro sono state le nidificazioni: due vicino a Rosignano dove ne sono uscite 10 e quella sulla spiaggia di Straccoligno, sull'isola d'Elba, dalla quale sono venuti alla luce 50 piccoli esemplari e, appunto, a San Vincenzo dove sono nate 50 tartarughine.

A Cecina, intanto, l'Osservatorio toscano per la biodiversità, attraverso l'associazione Tartamare che si è recata subito sul posto insieme agli esponenti dell'Ufficio locale marittimo di Cecina, hanno confermato la presenza della camera di incubazione e avviato le procedure per la messa in sicurezza e il monitoraggio del nido (leggi qui l'articolo correlato).

Prosegue l'attività della Regione Toscana per il controllo di tutto il litorale toscano. La Rete regionale toscana ha avviato il presidio delle aree a possibile nidificazione con il contributo di associazioni ambientaliste, Ente parco della Maremma, Arpat, Direzione Marittima, IZSLT e Università toscane, così come procedono gli interventi sugli spiaggiamenti, coordinati dal Settore tutela della natura e del mare della Regione.

Attivata anche la campagna Chi trova un nido trova un tesoro che mira a informare i cittadini su come riconoscere un nido di tartaruga marina grazie alle caratteristiche tracce che la femmina lascia nell'arrivare, scavare, ricoprire e allontanarsi. A chi riconosce il nido sarà sufficiente telefonare al 1530 della Guardia Costiera, la quale attiverà il meccanismo di protezione dell'area.

Quindi, occhi aperti anche sulle spiagge della Val di Cornia per avvistare e segnalare eventuali nuovi nidi.

Oltre al nido toscano, Tartamare ha per il momento segnalato 2 nidificazioni in Campania, 2 in Puglia, 2 in Calabria e 4 in Sicilia.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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