RIGASSIFICATORE

Rigassificatore, “Giorgia Meloni tradirà Piombino”

Ne sono convinti gli esponenti di Rifondazione Comunista in merito alla posizione: “Non ha preso impegno di mantenere il suo no una volta al governo”

Il porto di Piombino

Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Fabrizio Callaioli, consigliere comunale di Piombino di Rifondazione Comunista, è Francesca Pacchini, Rifondazione Comunista Piombino, candidati di Unione Popolare con De Magistris hanno posto l’accento sulla posizione di Fratelli d’Italia rispetto ai rigassificatori e in particolare quello nel porto di Piombino.

Oggi Il Fatto quotidiano ha pubblicato la dichiarazione del sindaco di FdI di Piombino in cui ha confessato che non ha ricevuto garanzie dal partito e da Giorgia Meloni sul rigassificatore a Piombino.

“Giorgia Meloni tradirà la cittadinanza di Piombino o perlomeno non ha preso l'impegno di mantenere il suo no una volta al governo. - hanno esternato da Rifondazione - Meloni è come Salvini e non dubitiamo della lingua biforcuta. Ha cavalcato il no al rigassificatore a Piombino solo per motivi elettorali. Fratelli d'Italia è un partito allineato con gli USA e con le lobby dell'energia. Noi di Rifondazione Comunista e Unione Popolare ribadiamo il no ai rigassificatori a Piombino e altrove. - hanno proseguito - E' assurdo che l'Italia debba realizzare questi impianti per pagare il gas 7/8 volte più di quello che può arrivare dalla Russia e altri paesi”.

“Bisogna lavorare per fuoriuscire dal fossile al più presto per ragioni ecologiche. Nel frattempo dobbiamo finirla con sanzioni che ci danneggiano e aprire una seria trattativa di pace. La guerra serve solo a chi ci guadagna sulla pelle dei popoli. - hanno commentato - Solo dei politicanti irresponsabili possono poi prevedere di mettere un rigassificatore nel porto di Piombino a 800 metri dalle case sulla base di uno studio di analisi dei rischi a dir poco superficiale”.