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Suvereto tra i paesi dove telefonare è un problema

Problemi diffusi, si legge nel report presentato da Uncem sui paesi dove il telefono prende male. Tra i 37 casi toscani c'è anche il borgo di Suvereto

C'è anche Suvereto nell'elenco dei Comuni toscani dove il telefono prende male. Lista è stata stilata da Uncem nazionale, l'Unione dei comuni montani, anche se il disagio non riguarda solo la montagna. Sarebbero 1220, secondo la ricerca effettuata, i Comuni con problemi di segnale in tutta Italia: 37 in Toscana tra cui il borgo in Val di Cornia. Sommando le segnalazioni giunte nel tempo agli uffici della Regione, sommate a quelle di Uncem, i comuni toscani dove risulta problematico telefonare o navigare su internet con il cellulare arrivano a 42.

Ci sono frazioni, paesi e località in Toscana dove telefonare con un cellulare può diventare davvero complicato e navigare su internet con uno smartphone ancora di più. Territori con poco segnale, a volte completamente al buio. "Un problema. -sottolinea l'assessore alla presidenza e al rapporto con gli enti locali, Vittorio Bugli -La Regione su questo non ha competenze. E' un caso diverso dalla fibra ottica per la quale abbiamo potuto investire in prima persona nei territori dove il mercato non investe". 

"Anche se non abbiamo competenze – ha annunciato Bugli - vogliamo però interessarci assieme ad Anci Toscana (l'associazione dei Comuni ndr) di quei territori dove telefonare e usare lo smartphone diventa impossibile. Vogliamo spingere i gestori a farsene carico e a tale scopo chiederemo subito un incontro per chiedere di intervenire in questi territori già ampiamen te monitorati, crediamo, dai soggetti gestori. Non è possibile che nel 2019 in oltre un settimo dei comuni toscani, in tutto o in parte, non si possa telefonare con il cellulare. Servono piani concreti di investimento".

Intanto l'impegno di Anci per ampliare la mappatura del territorio già a disposizione e attivare anche Anci nazionale, "determinati ad avere interventi a favore dei tantissimi piccoli comuni disagiati e che avrebbero bisogno invece di opportunità per rilanciare lo sviluppo e contrastare lo spopolamento".