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Aferpi, qualcosa si muove

Zambon conferma l'ordine del primo forno elettrico ma si guarda con attenzione allo smantellamento dell’ex area a caldo per i lavoratori dell'indotto

Con il finire della stagione turistica e l'autunno, si spera non troppo caldo sul fronte sindacale, alle porte ecco che anche l'attività industriale dà i primi segnali di risveglio.

Timidi, preparatori, ma ci sono. Sembra infatti confermata la voce circolata in ambienti sindacali, che vuole entro fine mese approvato dalla società l'ordine del primo forno elettrico.

E' il direttore generale, Adriano Zambon, a parlarne a Siderweb, spiegando come "il macchinario dovrà consentire di realizzare una vasta gamma di prodotti, con consumi bassi e una grande qualità". Un passo in avanti significativo e una prima dimostrazione concreta di inizio attività. 

L'altro fronte su cui sono puntati gli occhi dei lavoratori è quello dello smantellamento dell’area a caldo: anche in questo caso si attendono svolte decisive entro fine mese. Sul tavolo paio esserci diverse offerte, da investitori stranieri a associazioni temporanee d'imprese locali. Ipotesi quest'ultima fortemente caldeggiata dalle sigle sindacali che vedrebbero così un primo sbocco lavorativo per la manodopera locale dell’indotto ex Lucchini.