Politica

Amare Piombino, la politica fa squadra

"E' sulle idee che intendiamo giocare la nostra iniziativa. Pensiamo a un progetto aperto a tutti i contributi di chi vuole effettivamente fare"

Da sinistra: Marco Taradash (+Europa), Matteo Tortolini (Italia Viva), Fabio Tiberi (Azione), Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino), Stefano Ferrini (Spirito Libero)

Si chiama Amare Piombino, civici e progressisti il nuovo movimento politico per riunire sotto un'unica visione i progetti di sviluppo della città. A fondarlo sono Riccardo Gelichi della lista civica Ascolta Piombino, ex assessore ai Lavori pubblici nella giunta di centrodestra Ferrari, Stefano Ferrini di Spirito Libero e Psi, vicesindaco della giunta di centrosinistra Giuliani, Matteo Tortolini di Italia Viva, con un passato in Consiglio regionale tra le fila del Pd e promotore della spinta riformista di Renzi in Valdicornia, Fabio Tiberi di Azione e Marco Taradash per +Europa.

A unirli in questa prima fase sono alcuni aspetti cardine che caratterizzano la città di Piombino. A illustrarli il portavoce Riccardo Gelichi: "il lavoro e la necessità di rilancio del territorio, il decoro della città e la sicurezza, la diversificazione, il futuro della fabbrica e le questioni ambientali e la discarica per i quali serve una soluzione concreta. - ha spiegato - Temi che ci hanno legato, che uniscono forze liberali e progressiste. Riteniamo necessaria la nascita di un'area nuova che faccia i conti con le criticità e le opportunità che presenta il territorio". 

Prende forma così un laboratorio politico che ha davanti a sé 3 anni di tempo per elaborare, assieme a cittadini e altre forze politiche che intendono unirsi, un programma aperto che dia voce a uno spazio politico attualmente inespresso, quello dei liberaldemocratici, socialisti, riformisti e progressisti che vogliono confrontarsi e trovare sintesi comuni in grado di accogliere quanti in questi mesi e in questi anni cercano un soluzione per un progetto più grande.

"Il centrodestra ha vinto le elezioni e dopo la vittoria il dibattito è stato piegato esclusivamente sul problema rifiuti. Non si parla più di lavoro e le risposte ai problemi, non i problemi, devono essere al centro del dibattito. - ha commentato Matteo Tortolini - L'opposizione non ha ancora elaborato il lutto e le ragioni della sconfitta". Di questo ne è convinto anche Stefano Ferrini: "Mi sono domandato se è normale che in una città come questa venga adottato un Piano strutturale vecchio preparato dalle precedenti amministrazioni e che l'opposizione si adegua su questo Piano. La risposta è che non è normale, ecco perché c'è bisogno di una opposizione seria"

A dare uno sguardo alle politiche nazionali di area liberale ci hanno pensato Fabio Tiberi di Azione e Marco Taradash di +Europa. "Viviamo in un paese dove i partiti si sono dimenticati il loro ruolo. Invece di avere una idea organica da presentare si fa da cassa di risonanza ai problemi. E' sulla realtà che ci dobbiamo confrontare con promesse utili", ha commentato Tiberi. Da Taradash, invece, la lente su Recovery Fund e necessità di infrastrutture, Tirrenica in primis.

A 3 anni dalle prossime elezioni amministrative, dunque, Amare Piombino inizia a fare le prime mosse per riattivare il dibattito e le idee, per parlare delle cose che si possono fare per questa città. Per schieramenti e alleanze, come spiegano i promotori, ci sarà tempo di valutarli.