"Ultimamente avevamo lanciato un monito alla politica: non vi limitate a farvi vedere, lavorate uniti perché il governo possa finalmente affrontare la questione siderurgia piombinese per una soluzione definitiva. L’ammonimento non è servito a molto, sulla convocazione al Mise per la presa in carico del caso piombinese, che possa dare una risposta conclusiva, al momento tutto tace". Così è tornato a intervenire Riccardo Gelichi portavoce di Amare Piombino a 2 mesi dall'inizio del presidio dei sindacati davanti alla portineria Jsw e dopo 10 anni di vertenza.
"In questi 10 anni poco si è fatto e con risultati evidenti che potesse creare economie complementari e alternative alla fabbrica, una specie di sonnecchio, dove tutto si è ripiegato su se stesso. - ha aggiunto - Un milione di metri quadrati di storia che non riesce a trovare una nuova dimensione, si parla d’inserimento dello Stato ma con quale progetto, quali fondi e per quanto tempo? Quali sinergie si sono intraprese con l’Autorità di Sistema e per quali progetti? Tutto ruota con la fabbrica e il destino di questa città è ancora legato a doppio filo con essa, se non si risolve il tema siderurgia, non possiamo avere alcuna visione per la diversificazione: quali aree, quali perimetri, quali piani d’investimenti? La messa in sicurezza del Sin, le dismissioni e le bonifiche fanno parte della solita trama di tessuto. Se la politica non tira le fila di questa matassa e le tesse con lungimiranza, attraverso una costante e sinergica attività istituzionale, tutta la città rischia di restare al passo e sarebbe un colpo tremendo".
"La politica passa dal presidio, non solo non risolve, sembra quasi voglia tenersi alla larga dai problemi veri, perché in questo giro potrebbero rischiare di scottarsi; il tempo delle declamazioni è finito, restano quelli che hanno deciso di lavorare per l’interesse di tutti. Oggi è in gioco il futuro di una comunità che può uscire dall’impasse solo col duro lavoro e quella trasparenza che richiede spessore umano e politico", ha proseguito Amare Piombino.
Per questo sarà presentata una mozione dalla consigliera di Ascolta Piombino Monica Bartolini che richiederà un Consiglio comunale tematico e aperto al Metropolitan, sui temi della siderurgia, le dismissioni, le bonifiche, le aree dedicabili alla logistica portuale. "Una discussione tardiva per quanto ineludibile", hanno concluso.